Ascoli, 22 maggio 2014 - Elezioni amministrative alle porte ecco come rispondo i candidati a sindaco Guido Castelli e Giancarlo Luciani Castiglia alle nostre domande.

L'intervista a Giancarlo Luciani Castiglia.

Se diventasse sindaco la prima cosa da fare per la città?
"La prima cosa da fare sicuramente sarà quella di mettere mano ai bilanci degli ultimi anni che non mi sembrano siano molto chiari. Quanto ai primi provvedimenti sicuramente saranno per il lavoro quindi subito l’istituzione dei fondi di garanzia e cogaranzia per l’accesso al credito”.

Progetto più a lungo da mettere in cantiere?
"Sarà quello riguardante l’area ex Carbon”

Sulla Carbon?
"L’area deve essere il volano della nuova città. Il progetto deve subire un’accelerazione, a partire dalla bonifica, la riconversione poi deve esser fatta con un gran salto di qualità in termini di idee, con al centro la realizzazione di un forte polo di ricerca scientifico e tecnologico assieme alla realizzazione di un parco urbano, per garantire quello sviluppo e quella crescita, sia in termini economici che in termini occupazionali, necessari per il futuro della città”.

Il futuro di Ascoli verso dove deve essere indirizzato?
"Deve diventare una Smart City, quindi incontro all’utilizzo dell’alta tecnologia per sviluppare al meglio l’utilizzo delle risorse comunali anche attraverso una politica di risparmio energetico. Poi il turismo che deve essere incentrato sulla cultura”.

Male peggiore di Ascoli oggi? E l’aspetto migliore?
"L’ aspetto migliore di Ascoli è Ascoli stessa, con i suoi grandi giacimenti artistici e culturali. Il male peggiore è il clientelismo, oltre che la drammatica situazione lavorativa”.

La sua squadra: qualche anticipazione?
"
In questo momento al centro ci sono solo le nostre idee, le proposte programmatiche per cercare di dare un vero cambiamento alla città, che ne ha molto bisogno”.

Gli l’avversari in campo il rivale da battere? E il possibile alleato?
"
L’avversario da battere non può che essere l’attuale sindaco. Quanto agli alleati la porta è aperta a tutti quelli che si riconoscono nel nostro programma”.suo slogan in 4 paroleAscoli che vota e rinasce”.

L'intervista a Guido Castelli.

Se diventasse sindaco la prima cosa da fare per la città? 
"Continuerei, senza interruzione ed in primis, i progetti già cantierati e finanziati che vedranno la luce nel prossimo semestre. Nel concreto: la riqualificazione di v.le De Gasperi e delle restanto porzioni del centro storico che prenderanno il via al termine degli interventi su corso Mazzini. Una menzione specifica va, poi, al recupero del teatro Filarmonici: il progetto è approvato e finanziato e nelle prossime settimane svolgeremo la gara. È, questo, l'ultimo tassello mancante di una strategia finalizzata al recupero integrale di tutte le infrastrutture culturali della città".

Il progetto più a lungo da mettere in cantiere?
"Il completamento del polo Universitario. Stiamo costruendo una strategia per completare l'ala nord, ancora non finanziata, e per realizzare nuovi servizi universitari in collaborazione con Ersu e Cup. Gli investimenti nel settore universitario da parte dell'Amministrazione raggiungono il milione e trecentomila euro annui".

Sulla Carbon?
Il progetto è fermo per effetto dei ritardi verificatisi a seguito del complesso esame condotto da Arpam e Asur sulle modalità di bonifica. La proposta di Comune, Provincia e Regione è chiara ed è stata trasfusa nel nuovo Prg. Con l'ausilio di finanziamenti europei sarà possibile ridurre le volumetrie ipotizzate dal privato proponente. Attualmente il sito è invaso da almeno 850.000 metro cubi di lamiere e veleni. L'attuale proposta ne restituisce alla fruizione 500.000 . Con un po' di sforzi e di fondi europei la miglioreremo ancora".

Futuro di Ascoli deve essere indirizzato verso dove?
"Ascoli deve caratterizzarsi sempre più come città dei servizi con particolare attenzione verso lo sviluppo turistico ed universitario. I risultato conseguiti sono sotto gli occhi di tutti. L'incremento delle presenze turistiche nella nostra città è quasi diventato un caso nazionale. Lo stesso direttore dell'Enit Babbi ha riconosciuto l'assoluto rilievo del lavoro svolto".

Male peggiore di Ascoli oggi? E l'aspetto migliore?
"Un aspetto certamente negativo è la scarsa propensione al rischio d'impresa. La cassa del mezzogiorno ci ha portato molta prosperità nei decenni passati ma non ha consentito di diffondere quella cultura d'impresa che ha connotato il modello marchigiano. L'aspetto migliore è senz'altro la coesione sociale assicurata da una tessuto familiare ancora solido e da un forte cultura solidaristica che alimenta un terzo settore attivo e dinamico".

La sua squadra: qualche anticipazione?
"Il mio obiettivo sarà quello di innovare conservando le migliori esperienze".

Gli avversari in campo il rivale da battere? E il possibile alleato?
"Per me tutti gli avversari meritano rispetto. Le alleanze le abbiamo fatte prima della presentazione delle liste anche perché da martedì saremo già a lavoro".

Suo slogan in quattro parole?
"Per fare ancora e di più"