Castelli, il consenso è in calo. Ma è tra i primi 25 d’Italia

Risultato a due facce nell’annuale indagine sul gradimento dei sindaci

Il sindaco Castelli

Il sindaco Castelli

Ascoli Piceno, 12 gennaio 2016 - Il gradimento verso il sindaco Guido Castelli è al 56,5%, con un calo di mezzo punto rispetto allo scorso anno e di 2,4 nel confronto con il giorno dell’elezione. Inoltre, dei cinque sindaci dei capoluoghi di provincia marchigiani si piazza penultimo. Letta così, l’annuale indagine del Sole24Ore ‘Governance Poll’ non sembra portare buone notizie al primo cittadino ascolano. Ma l’altro lato della medaglia dice che rispetto allo scorso anno Castelli ha guadagnato sei posizioni e soprattutto che nel quadro nazionale si piazza nella parte alta della graduatoria, con un ottimo 25° posto; inoltre, la sua percentuale di gradimento è superiore alla media italiana (54,8%).

Questo il bilancio per il primo cittadino ascolano dell’indagine di Ipr Marketing per il Sole24Ore sono positivi, che è al secondo mandato, notoriamente più ostico del primo. Nella sua stessa situazione fanno meglio soltanto il primo classificato Paolo Perrone (sindaco di Lecce, di centrodestra) e il 23° Romano Carancini (a Macerata, di centrosinistra). La classifica marchigiana vede Matteo Ricci (a Pesaro, 60% di gradimento) al terzo posto, Paolo Calcinaro (Fermo, 59,7%) al quarto, Romano Carancini al ventritreesimo (Macerata con il 57,5), Guido Castelli venticinquesimo (al 56,5%) e infine, piuttosto staccata in 52ª posizione, Valeria Mancinelli (Ancona, al 54%). Analizzando gli andamenti, ecco che Carancini ha fatto registrare un aumento del gradimento nei suoi confronti pari al 7,5%, mentre Ricci ha migliorato la sua performance dell’1%. Castelli sul 2015 perde lo 0,5% e la Mancinelli cede un punto percentuale, mentre per Calcinaro non è presente il dato relativo allo scorso anno.

«Sono particolarmente soddisfatto degli esiti della classifica ‘Governance poll’ – ha detto Castelli – che annualmente il Sole dedica ai sindaci italiani. Il consenso che la città mi riserva, pari al 56,5 %, colloca l’amministrazione di Ascoli tra le prime 25 posizioni di gradimento in Italia. Nonostante un 2015 lacrime e sangue, fatto di enormi sacrifici chiesti ai cittadini e tanta spending rewiew, viene confermata sostanzialmente la percentuale della rilevazione dell’anno precedente. La città ha capito la bontà dei nostri sforzi e la necessità di alcuni interventi complessi: lo dimostra un consenso sull’operato del sindaco che rimane saldamente superiore al gradimento medio di cui godono i sindaci italiani (54,8%). Questo dato, in momento di grande crisi come quello che stiamo vivendo, non appariva né scontato né probabile. Insomma – la conclusione del sindaco – si tratta del miglior viatico possibile per avviare un 2016 in cui finalmente riprenderà una significativa attività di investimenti pubblici che, senza ombra di dubbio, rafforzerà l’azione dell’amministrazione e la crescita complessiva della nostra comunità. Avanti così».