San Benedetto verso il voto: i renziani candidano Tonino Capriotti

Dalla riunione del circolo nord è uscito in nome unico che alle primarie dovrebbe vedersela con Sorge e Perazzoli Intanto il tavolo del centrodestra converge su Pasqualino Piunti e la coalizione appare fatta. Non ci sarà l’Udc

Si rilassano a  tavola, sulla destra, Andrea Manfroni e Tonino Capriotti

Si rilassano a tavola, sulla destra, Andrea Manfroni e Tonino Capriotti

San Benedetto, 10 settembre 2015- Sarà Tonino Capriotti il candidato del circolo nord del Pd alle primarie del centrosinistra: il suo nome è uscito fuori nella serata di mercoledì, dopo una riunione che ha coinvolto una quarantina di iscritti. «In realtà – spiega Fabio Urbinati, consigliere regionale e anima dei renziani della prima ora rivieraschi –, il nostro discorso è più complesso: noi vogliamo che prima si parli di programmi e poi di nomi. Comunque, stiamo in partita e Tonino ha deciso di mettersi a disposizione. Questo magari servirà anche a sfatare la leggenda che noi appoggiamo Perazzoli...». Il percorso che porterà alle primarie del centrosinistra è ancora lungo e parecchio in salita: da qui alle prossime due settimane, dice la segretaria Sabrina Gregori, si dovrebbe riuscire a stilare un regolamento condiviso, poi verrà fissata una data per la consultazione. I problemi aperti sono ancora parecchi però: dal numero di candidati del Pd fino all’ipotesi di un doppio turno. «Il Pd dovrà fare una sintesi – dice la Gregori –, a mio giudizio i nostri candidati non dovranno essere più di due». Perché? Per un motivo aritmetico: più sono i nomi dei democratici, e più gli alleati diventano forti in prospettiva, una spaccatura all’interno della ‘ditta’ non porta mai troppo lontano. In campo già ci sono Margherita Sorge e Paolo Perazzoli, la discussione si annuncia serrata, per i prossimi giorni, a partire da domenica sera, quando i democrat torneranno a confrontarsi. Sull’ipotetico secondo turno di primarie, nel caso in cui nessun candidato raggiungesse il 50% più uno dei consensi, la Gregori è altrettanto chiara: «Sarebbe un po’ eccessivo, rischiamo di stancare i nostri iscritti e i nostri elettori». E va bene, ma sarà possibile fare una sintesi? Oltre ai tre già citati, da Porto d’Ascoli si continua a ventilare la candidatura di Claudio Benigni.

Dall’ennesimo tavolo di trattative del centrodestra esce fuori che Pasqualino Piunti è l’unico candidato sindaco possibile, oltre la ‘carta a sorpresa’ Annalisa Ruggieri e oltre Giorgio De Vecchis di Fratelli d’Italia. La questione sarà chiusa mercoledì 23 settembre, quando le parti torneranno a incontrarsi. Oltre al nome del candidato sindaco, da definire c’è anche il programma, mentre la coalizione sembra ormai chiusa: ci saranno Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega Nord, Ncd, Repubblicani e liste civiche. Non ci sarà l’Udc, con il consigliere comunale Domenico Pellei che ha di fatto ammesso che, con ogni probabilità, la forza centrista andrà a infoltire le file del centrosinistra: «Una scelta di coerenza, dettata anche da quello che abbiamo fatto alle ultime regionali», ha detto, sottolineando come tre mesi fa la lista neodemocristiana abbia appoggiato Luca Ceriscioli e il Pd. Giochi fatti? Praticamente sì, Piunti potrebbe riuscire a non uscire cardinale dal conclave dopo esserci entrato come papa. In effetti, a San Benedetto, il centrodestra ha una tradizione di litigiosità non esattamente confortante: l’amministrazione di Domenico Martinelli si sfaldò proprio a causa delle continue faide interne alla maggioranza. Questa volta, giurano tutti quanti, sarà diverso. Resta l’ultimo particolare: vincere le elezioni.