Otto ore di attesa per la visita. Pronto soccorso, storie di ordinaria odissea

Una donna racconta il calvario dell’anziana madre

L’ingresso al Pronto soccorso

L’ingresso al Pronto soccorso

Ascoli, 24 maggio 2016 – E’ entrata al pronto soccorso dell’ospedale ‘Mazzoni’ alle 18 e ne è uscita quasi alle 2 di notte. E’ successo ad un’anziana signora di Paggese.

L’ennesimo codice verde che attende ore ed ore, in questo caso otto, prima della visita. Tutto è accaduto domenica scorsa e secondo quanto raccontato dalla figlia dell’anziana, la donna, dopo la visita della guardia medica che una volta constatato che la paziente aveva il catetere pieno di sangue decide di chiamare il 118, è stata trasportata in ambulanza dalla Rsa di Paggese di Acquasanta dove si trovava perché degente al nosocomio ascolano. «Le viene assegnato dal triage – racconta – il codice verde. Alla mia domanda sul perché di tale assegnazione, l’addetta mi risponde che mamma ha un’ematuria (sangue nelle urine ndr), che non è in pericolo di vita e che davanti ci sono già dei codici rossi e gialli. Passano ore e c’è il cambio turno. Esasperata, verso le 23, alzo la voce e pretendo che la sostituta al triage venga a vedere mia madre. Le domando urlando in base a quale criterio la sua collega abbia assegnato il codice verde ad un’anziana nelle condizioni di mamma. Allora viene nella sala d’aspetto, le faccio vedere il secondo sacchetto pieno di urine rosso mirtillo, e alla vista di ciò mi sento dire che vede di farle cambiare il codice da verde in giallo. Dopo la visita del dottore del pronto soccorso, all’una e quaranta mia madre viene ricoverata. Sono stanca di sentire di storie come questa capitata a me e di interventi delle forze dell’ordine chiamate da persone esasperate solo perché chiedevano un servizio. Un servizio, quello sanitario, che una società civile dovrebbe fornire al meglio».

Interpellato, il direttore dell’unità operativa di pronto soccorso e medicina d’urgenza dell’ospedale ‘Mazzoni’, Massimo Loria, pur non conoscendo il caso specifico, dice: «Si riversano tutti al pronto soccorso. Dico solo che ci si chiede di tutto e di più e poi ci si lamenta se il Pronto soccorso non riesce a dare risposte in tempi brevi. Se si continua a pretendere più di quanto possiamo dare è inevitabile che le persone aspettano le ore, soprattutto i codici verdi». Proprio sul tema del rapporto tra il pronto soccorso e gli utenti è in programma venerdì, dalle 14.30, al Forte Malatesta, il convegno dal titolo ‘Il pronto soccorso e il cittadino’. La direzione scientifica e di Gianfilippo Renzi, medico del pronto soccorso di Ascoli, e il dibattito vedrà la presenza del primario Massimo Loria. Verranno affrontati temi di attualità, in particolare il funzionamento del pronto soccorso e le difficoltà che gli operatori incontrano giornalmente nel loro lavoro. Si terrà infine un dibattito al quale tutti i cittadini potranno intervenire.