San Benedetto del Tronto (Ascoli Piceno), 31 luglio 2012 - Le simpatiche e ‘redivive’ pulci di mare sono l’argomento del giorno in Riviera, dopo esserlo stato, negli anni passati, anche nella Riviera romagnola e non solo.

La perplessità sulla loro presenza è, forse, nata dal fatto che questi esserini non si avvistavano, almeno in quantità, da diversi anni. Questi piccoli di crostacei hanno, tuttavia, leggermente allarmato i bagnanti meno avvezzi al nostro mare in cui, decenni addietro, erano una presenza conosciuta e costante seppur soprattutto fra chi si dilettava di pesca nei pressi del molo.

Questi animaletti, infatti, si trovavano spesso attaccanti ai pesci e venivano staccati e tranquillamente buttati in mare dai pescatori. Alla luce di questo, è probabile che le ‘pulci’ siano ricomparse anche perché è migliorata la qualità delle acque di balneazione. In ogni caso è probabile che la loro presenza sia di breve durata. Il fenomeno della comparsa delle pulci di mare e le segnalazioni che ne sono scaturire, hanno, tuttavia, indotto l’amministrazione comunale a intervenire in modo ufficiale per tranquillizzare i turisti.

"Con riferimento alle segnalazioni giunte da più parti — si legge in una nota inviata ieri dal Comune — circa la presenza, nelle acque comprese tra il bagnasciuga e le scogliere frangiflutto del tratto più settentrionale del litorale sambenedettese, di inusuali animaletti galleggianti sugli strati più superficiali dell’acqua, l’assessore all’ambiente Paolo Canducci rende noto che già una decina di giorni fa la Capitaneria di porto aveva provveduto a prelevarne alcuni esemplari e a farli sottoporre ad analisi al locale Servizio veterinario dell’Asur. I tecnici hanno comunicato che si tratta di esemplari di ‘Idotea baltica’, comunemente nota come ‘pulce di mare’, un crostaceo diffuso in tutto il Mediterraneo che vive a non più di 10 metri di profondità in posidonieti, substrati algali in genere, su terreno detritico, del tutto innocuo per l’uomo. La loro presenza è probabilmente da collegarsi agli strati algali che si sono formati lungo le scogliere dei cui detriti si cibano le pulci di mare. Alla luce delle ulteriori segnalazioni pervenute in queste ore — conclude la rasserenante nota comunale —, l’Amministrazione comunale ha chiesto alla Capitaneria di porto di effettuare un nuovo prelievo per verificare se si riferiscano sempre all’Idotea baltica già rilevata nelle settimane passate".
 

 

di g.m.