San Benedetto (Ascoli), 23 aprile 2014 - DURANTE la notte fra lunedì e martedì in zona Agraria c’è stato un vero e proprio saccheggio di caditoie stradali di ghisa. Ne sono sparite 37, di varie misure, per un danno, alle casse del Comune, di oltre 3000 euro e non sarà facile rimpiazzarle in poco tempo. Dopo i furti di rame, detto anche ‘oro rosso’, i ladri non disdegnano il ‘business del tombino’, poiché al mercato nero il prezzo che ne ricava si aggira sui 500 euro per tonnellata. Una beffa per la zona sud di San Benedetto dove i chiusini sono spesso ostruiti da fogliame e detriti che provocano allagamenti. Ora le strade di zona Valle Piana sono ‘bucherellate’ e lo rimarranno per almeno un paio di settimane, se tutto va bene. I chiusini rubati dai ladri, che potrebbero non essere completamente sconosciuti, sono di formato particolare e non sarà facile trovarli in breve tempo. Quasi tutti i tombini rimasti scoperti sono stati transennati con birilli, nastro vedo bene, e quant’altro gli operai del comune e gli agenti della polizia municipale sono riusciti a trovare per metterli in sicurezza.

Il furto ha provocato una vera e propria emergenza con seri rischi per la viabilità. Nella giornata di ieri il personale della polizia locale ha eseguito i rilievi fotografici di tutti i tombini asportati e in tarda mattinata è stata formalizzata la denuncia negli uffici del commissariato di pubblica sicurezza. Una denuncia contro ignoti, ovviamente, ma i sospetti ci sono. Simili imprese criminose, solitamente, sono opera di stranieri e di nomadi ed è in tal senso che gli investigatori si starebbero muovendo. Nei giorni scorsi i vigili urbani avevano fatto sloggiare una ventina di persone di etnia rom che alloggiava sotto il ponte dell’Albula sul lungomare, di fianco alla Palazzina Azzurra. Gli stessi nomadi, qualche ora, sono stati rintracciati a bordo di camper in zona Valle Piana, quindi invitati a lasciare l’accampamento entro 48 ore. Ci sono state di mezzo due giornate di festa, quindi si sono trattenuti più a lungo e ieri mattina, all’alba, erano già ripartiti per altra destinazione e contestualmente è stato scoperto il furto delle 37 caditoie. Non ci sono prove che sia stata opera degli zingari, ma una strana coincidenza sì.

Marcello Iezzi