Prysmian, la protesta va a segno: convocato il tavolo al Ministero

I lavoratori hanno bloccato la Piceno-Aprutina, delegati Rsu dell'Ugl incatenati in Comune. Poi l'annuncio della Guidi

Ascoli, assemblea dei lavoratori Prysmian (Foto Labolognese)

Ascoli, assemblea dei lavoratori Prysmian (Foto Labolognese)

Ascoli Piceno, 22 aprile 2015 - Stamattina gli operai della Prysmian hanno rallentato il traffico lungo la strada statale 81 Piceno-Aprutina, all'altezza dello stabilimento. I lavoratori hanno protestato contro la chiusura della fabbrica ascolana, annunciata a febbraio dalla multinazionale che produce cavi elettrici. Nel frattempo i delegati dell'Ugl nella Rsu sono saliti sul balconcino del Palazzo dei Capitani, sede del Comune, e si sono incatenati. Ma la protesta ha dato i suoi frutti: come annunciato in una nota, il ministro dello Sviluppo economico Federica Guidi ha convocato il tavolo per mercoledì 29 aprile alle 11.

Da due mesi i 180 lavoratori del sito ascolano danno vita ad un presidio permanente, e avevano annunciato che avrebbero inasprito le forme di lotta in assenza della convocazione per questa settimana di un tavolo al Ministero, presenti i vertici della Prysmian, convocazione che in effetti, fino ad oggi, non c'era stata

Stamattina le tute blu si sono limitate a rallentare fortemente la circolazione lungo una delle arterie principali della città, distribuendo agli automobilisti volantini in cui spiegavano i motivi del blocco. "È in atto un'autentica congiura del silenzio anche da parte del Governo, e di Renzi in particolare, alla quale Ascoli non può sottostare". Così il sindaco di Ascoli Piceno, Guido Castelli (FI), che ha simbolicamente partecipato al blocco stradale attuato dagli operai. 

"Questo gruppo industriale - ha ricordato il sindaco, che è anche responsabile nazionale dell'Anci per la finanza degli enti locali - ha ottenuto dal Governo contributi legittimi, ma anche per questo il Governo non può essere assente rispetto ad una crisi che è incomprensibile: deve dare una risposta immediata a questi operai e ad Ascoli in generale. Invece da Renzi e Claudio De Vincenti solo silenzio alle sollecitazioni, istituzionali e anche mie personali".

"Gli operai stanno in un limbo senza stipendio ma la proprietà, leggendo i verbali dell'ultima assemblea, sta trattando Ascoli come un mero puntino geografico. Meritiamo rispetto e questa è l'ultima chiamata che facciamo" ha concluso Castelli. Al blocco era presente anche la Provincia: Valentina Bellini ha indossato  la fascia azzurra al posto del presidente Paolo D'Erasmo, che si trovava a Roma per seguire altre vertenze occupazionali.