Quad impazzito a San Giacomo, feriti anche due piloti: il racconto

Caterina Gabrielli e Gianlindo Filiaggi avevano chiesto un passaggio all’uomo

Caterina Gabrielli e Gianlindo Filiaggi

Caterina Gabrielli e Gianlindo Filiaggi

Ascoli, 28 giugno 2016 - Sembra un paradosso. Non si sono fatti nulla sfrecciando a cento all’ora lungo i tornanti che da San Marco portano a San Giacomo per poi finire in ospedale terminata la gara.

E’ stata sicuramente una domenica sfortunata, la scorsa, per i due piloti ascolani Caterina Gabrielli e Gianlindo Filiaggi, coinvolti nell’incidente provocato da un quad in occasione della 55esima Coppa Paolino Teodori.

I due, infatti, una volta conclusa la rispettiva manche si erano soffermati ai margini della semicurva veloce che precede l’ultimo tornante, prima dell’arrivo, per vedere gli altri piloti in gara. Poi, per tornare a San Giacomo e riprendere le relative vetture, hanno chiesto un passaggio al 52enne S. C. che stava salendo proprio a bordo del mezzo.

L’uomo, però, visto che la strada principale era ancora chiusa, è passato per una scarpata. Il quad, ad un certo punto, si è ribaltato, finendo addosso a due famiglie che stavano svolgendo un picnic sotto ad un gazebo, provocando diversi feriti. Sia per Caterina Gabrielli che per Gianlindo Filiaggi è stato necessario il trasporto immediato all’ospedale in ambulanza. Con loro c’era anche un altro pilota, Ivan Spinelli, che però non ha riportato gravi conseguenze. Mentre Filiaggi si è ristabilito presto da un problema al ginocchio, venendo dimesso già nella nottata di domenica, intorno alle 3, per la Gabrielli la situazione è piuttosto seria.

La 31enne, infatti, è ancora ricoverata al Mazzoni, nel reparto di urologia, e ha riportato la frattura di due vertebre. Inoltre, nelle prossime ore, subirà un intervento chirurgico alla gamba, essendosi fratturata tibia e perone. «Avevamo chiesto a questo signore un passaggio, ma non avremmo mai immaginato che sarebbe andata così – racconta Caterina Gabrielli, con un filo di voce segnata dalla sofferenza –. Ricordo solamente che ci siamo ribaltati, poi ho un vuoto di memoria. Sono rimasta lunga a terra, senza muovermi, e mi hanno caricata sull’ambulanza. C’erano anche dei bambini nel gazebo su cui è finito il quad. Spero davvero che stiano bene. E’ stato terribile. Non ho parole. Ora devo sottopormi a questo intervento e spero che vada tutto bene». «Eravamo convinti che l’uomo sapesse guidare il mezzo – prosegue Filiaggi – perché lo avevamo visto passare di fronte a noi già diverse volte. Non sappiamo perché abbia deciso di passare per quella scarpata così ripida. Io me la sono cavata, ma le condizioni di Caterina non sono delle migliori. Ma poteva davvero essere una tragedia».