Martedì 23 Aprile 2024

Rivoluzione Quintana: capisestiere e consoli «a termine»

Queste le principali ‘riforme’ promosse dai sestieri cittadini e dal sindaco Castelli

Ascoli, la Quintana

Ascoli, la Quintana

Ascoli, 27 novembre 2014 - Un numero massimo di mandati per i capisestiere e l’abolizione della norma che prevede la carica ‘a vita’ per i consoli. Saranno queste le principali modifiche che, già dal primo gennaio, verranno apportate allo statuto della Quintana, a seguito della scomparsa dell’Ente e dell’affidamento della gestione della rievocazione storica all’amministrazione comunale. Ad annunciarlo, martedì sera, è stato direttamente il sindaco (e ancora magnifico messere) Guido Castelli, al termine dell’incontro che si è svolto all’Arengo con i sei capisestiere della città: Luigi Lattanzi per Porta Solestà, Mariangela Gasparrini per Sant’Emidio, Giuseppe Fazzini per Porta Tufilla, Pier Luigi Torquati per Porta Romana, Pierluigi Messidori per la Piazzarola e Antonio De Angelis per Porta Maggiore.

Questi ultimi, peraltro, durante la stessa riunione, hanno anche formulato al primo cittadino la specifica richiesta di inserire ben sei consiglieri nel comitato generale, l’organo di controllo e di garanzia, ma la sensazione è che la proposta non verrà accolta, con il sindaco deciso ad optare per la scelta iniziale che prevedeva solamente cinque elementi a comporre tale comitato. Oltre al rettore Pippo Traini, infatti, all’interno dello stesso dovrebbero operare un delegato che verrà scelto dai comitati di sestiere e tre rappresentanti dei vari partner istituzionali che anche per le prossime edizione renderanno possibile lo svolgimento della Quintana.

Tornando, invece, al discorso relativo ai mandati dei capisestiere, questi non potranno essere più di due consecutivi, garantendo di conseguenza un maggior ricambio al vertice degli stessi comitati di sestiere. Nei prossimi giorni, poi, Castelli incontrerà anche i consoli per approvare definitivamente l’emendamento che dovrebbe prevedere l’abolizione della carica ‘a vita’, limitando la durata del mandato ad otto anni. In realtà, per i consoli che sono già in carica, il loro mandato resterà a vita, fino all’elezione dei loro successori, mentre per il sestiere di Sant’Emidio, l’unico che al momento non ha un console, ad anno nuovo si provvederà alla nomina del successore del compianto e indimenticato Alvaro Pespani, il quale resterà in carica fino al 2017, dunque solamente per una breve fase di transizione. Entro Natale, comunque, il sindaco incontrerà di nuovo i capisestiere per fare ancora una volta il punto della situazione, prima che la nuova era della giostra ascolana prenda ufficialmente il via il primo gennaio.