San Benedetto: merce contraffatta, sequestrate due bancarelle in spiaggia

Decine di paia di scarpe, costumi, pareo con falsi marchi: gli abusivi sono fuggiti alla vista della municipale e della capitaneria, abbandonando la merce. Altra estate bollente contro il fenomeno, sconfiggerlo è impossibile, si tenta almeno di arginarlo

Bancarelle ‘abusive’ sulla spiaggia di San Benedetto

Bancarelle ‘abusive’ sulla spiaggia di San Benedetto

San Benedetto, 23 giugno 2016 - Altre due bancarelle abusive sul litorale di Porto d’Ascoli, sono state smantellate ieri dalle forze dell’ordine impegnate nei servizi di controllo sulle spiagge. Personale della polizia municipale e della capitaneria di porto, attivo sulle spiagge, supportati da agenti della guardia di finanza sul lungomare, hanno sequestrato decine di paia di scarpe con marchi contraffatti e un’intera bancarella, con tutta la struttura espositiva, dov’erano posti in vendita decine di: costumi, pareo, capi d’abbigliamento vari. I cittadini stranieri che stavano esercitando il commercio abusivo, ovviamente, se la sono filata abbandonando baracca e burattini. Sono le prime avvisaglie di un’estate che si profila piuttosto bollente, almeno per quanto riguarda la lotta al fenomeno degli ambulanti abusivi sulle spiagge e nei mercati e mercatini estivi. Ormai non si tratta più di sconfiggere un sistema consolidato a livello nazionale, ma cercare di arginarlo, di complicare la vita agli abusivi, al fine di salvaguardare chi opera nel settore legalmente, con la licenza e che paga le tasse. I servizi coordinati interforze hanno un’efficacia molto limitata. Servono pattugliamenti giornalieri lungo la spiaggia, con percorsi e orari predefiniti. Non per eseguire sequestri di merce, ma per evitare proprio che gli abusivi facciano le ormai abituali «spasure» sulla battigia, ostacolando perfino la passeggiata o addirittura davanti o di fianco agli spazi operativi degli addetti al salvataggio a mare. A giorni arriveranno anche una decina di agenti stagionali della polizia municipale, a dare man forte, ma quest’anno, pare, per mancanza di risorse economiche, saranno tutti con orari ridotti. ma. ie.