San Benedetto, Piunti: «La mia giunta sarà di sette assessori: tre donne e quattro uomini»

Prima mattinata di impegni per il neo sindaco: subito blitz al porto per ascoltare gli occupanti delle roulotte Contatti anche con la Samb per risolvere il problema campi di allenamento e si esibisce come cantante: natralmente ‘nuttate de lune’

Pasqualino Piunti ha preso possesso dell’ufficio del sindaco ed è già al lavoro (foto Sgattoni)

Pasqualino Piunti ha preso possesso dell’ufficio del sindaco ed è già al lavoro (foto Sgattoni)

San Benedetto, 21 giugno 2016 - Già ieri mattina era in Comune, Pasqualino Piunti. È tornato a fare visita ai dipendenti, e poi si è piazzato nella saletta dei consiglieri con i suoi due cellulari che non smettevano di suonare: complimenti, in bocca al lupo, primi suggerimenti. Lui ha una parola per tutti. Tra le voci amiche, da segnalare quella del governatore ligure Giovanni Toti, già coordinatore nazionale di Forza Italia. «Mi ha fatto i complimenti – racconta Piunti – e mi ha detto che quando si parte dalle persone più che dagli apparati, alla fine, si vince».

La prima uscita pubblica, poi, è stata tra le roulotte della zona del porto, in perenne stato di abbandono e di degrado. Il nuovo sindaco si è impegnato a prendere in carico la situazione e a risolverla con l’aiuto dei servizi sociali. L’occasione è stata utile a Piunti anche per sfoggiare le sue qualità canore, con una «Nuttate di Lune» intonata insieme a tutti i presenti.

Sindaco, quale sarà il suo primo impegno per San Benedetto?

«Farò una task force per risolvere i problemi dei quartieri e rispondere alle tante segnalazioni che sono state fatte qui in Comune e che abbiamo raccolto durante la campagna elettorale. Ripartiremo dalle piccole cose, dai problemi quotidiani dei cittadini. Poi mi concentrerò molto sul sociale: i dati Istat sull’aumento delle famiglie povere parla chiaro e questo è un problema al quale voglio cominciare a dedicarmi sin da subito».

Ha già pensato ai futuri assessori?

«Onestamente no, a brevissimo mi vedrò con la squadra e la maggioranza per ascoltare tutti, poi naturalmente deciderò io. La cosa più importante sarà la governabilità. Comunque posso già dire che la mia sarà una giunta composta da sette membri, con tre donne. Per le nomine terrò conto dell’esperienza, della competenza, delle nuove idee e anche del consenso popolare, perché bisogna prestare attenzione alla volontà degli elettori».

Questa vittoria ha del’incredibile: tremila voti in più rispetto al primo turno, anche se l’affluenza è stata molto bassa, segno che di una certa distanza tra i cittadini e la politica. Ha qualche idee per far riavvicinare la gente al Palazzo?

«Dovremo governare bene, questa è la prima cosa. Poi dovremo riuscire a coinvolgere tutti nelle nostre scelte: lo abbiamo detto tante volte durante la campagna elettorale e lo faremo davvero. Solo così possiamo far tornare a crescere la partecipazione alla vita politica della città. Nessuno può arrogarsi il diritto di credersi l’uomo solo al comando, bisogna parlare a tutti e con tutti. Io ho sempre cercato di fare così, non smetterò certamente adesso».

Ultima cosa, quali saranno i rapporti con la Samb?

«Ci siamo già sentiti con la società, a breve pianificheremo un incontro per parlare di tutti i problemi, a partire dall’annosa questione dei campi di allenamento. Da parte nostra ci sarà la massima disponibilità, sono convinto che riusciremo a risolvere tutte le questioni».