«Sono in sciopero della fame e della sete, il Consorzio Idrico deve riassumermi»

Maurizio Mancini, 53 anni, ha iniziato la sua protesta davanti ai cancelli e spiega le ragioni

Maurizio Mancini, 53 anni, chiede di essere riassunto  e ha iniziato la sua protesta davanti ai cancelli del Ciip

Maurizio Mancini, 53 anni, chiede di essere riassunto e ha iniziato la sua protesta davanti ai cancelli del Ciip

Ascoli, 7 ottobre 2015 - Da ieri ha iniziato lo sciopero della fame e della sete davanti ai cancelli del Ciip. Chiede di essere assunto negli impianti della Picena Depur dove ha lavorato per sei anni e dai quali è stato licenziato nel 2008. Maurizio Mancini, 53 anni, sposato e con due figli, ha da ieri ha intrapreso questa eclatante protesta in via della Repubblica davanti all’ingresso della sede del Consorzio idrico piceno: «Gli impianti di depurazione negli ultimi anni sono stati acquisiti dal consorzio e sono stati potenziati – spiega –. Sono state assunte due nuove persone in relazione ad accordi sindacali. Si tratta di operai che erano già impiegati nell’impianto ma che, al contrario di me, non avevano mai ricoperto in precedenza le mansioni alle quali sono stati destinati ora. Perciò, se sono stati riassunti loro, non vedo perché non devo essere assunto io che ho fatto per anni quel lavoro. Ho inviato il mio curriculum al Ciip nel 2008, poco dopo essere stato licenziato dalla Picena Depur a causa di una riduzione di personale. Ora, perciò, chiedo di essere riassunto». Mancini assicura di voler andare avanti con lo sciopero fino a quando ne avrà le forte. Intanto davanti all’ingresso del Ciip ha incontrato il presidente del Consorzio. «Mi ha soltanto espresso solidarietà, ma non mi ha detto altro».