Scontro tra Tornado, i nomi dei quattro militari dispersi. Tra loro anche una donna

Continuano senza sosta le ricerche dei militari. E' stato ritrovato il tesserino plastificato con la foto di un membro degli equipaggi. La Procura ha aperto un'inchiesta: l'ipotesi di reato è quella di disastro aereo colposo FOTO La collisione e l'incendio VIDEO Fuoco e fumo nero - Una colonna di fumo incombe su Ascoli

Lo scontro fra i due tornado (Immagini del Tg1)

Lo scontro fra i due tornado (Immagini del Tg1)

Ascoli Piceno, 20 agosto 2014 - Continuano senza sosta le ricerche dei quattro militari dispersi dopo il terribile incidente avvenuto ieri pomeriggio nel cielo di Ascoli. Due Tornado dell'Aeronautica Militare si sono scontrati (foto) tra le 16.25 e le 16.30 sopra Mozzano, una frazione del capoluogo. Gli aerei stavano svolgendo attività addestrativa e si sarebbero scontrati in volo finendo poi contro le colline che cingono la città e provocando un incendio (video 1 e 2) tra Olibra e Venarotta. 

I DISPERSI

Le ricerche, che vedono in prima fila forze dell'ordine ma anche squadre speciali, si stanno concentrando sui quattro uomini a bordo degli aerei: due piloti e due navigatori. L'Aeronautica ha diffuso i loro nomi: si tratta del capitano pilota Alessandro Dotto e il capitano navigatore Giuseppe Palminteri, che erano insieme su un velivolo, e del capitano pilota Mariangela Valentini e il capitano navigatore Paolo Piero Franzese sull'altro tornado.

Il capitano Mariangela Valentini, 31 anni, pilota di caccia, ha partecipato ad operazioni in Afghanistan nel 2010 e in Libia nel 2011. E' entrata allieva all'accademia di Pozzuoli nel 2001. Ieri, al momento dell'incidente, era affiancata dal capitano navigatore Paolo Piero Franzese.

LE RICERCHE

Gli esperti dell’aviazione hanno assicurato che i quattro sono riusciti a lanciarsi con il seggiolino eiettabile avendo ricevuto il segnale radio di attivazione del sistema di espulsione (ma nessuno dei testimoni racconta di aver visto i quattro ‘espulsi’ dagli aerei, qualcuno parla di uno, altri di due paracaduti, ma nessuno quattro). Le ricerche sono particolarmente concentrate nella zona di Casamurana, frazione di Mozzano a pochi chilometri dal luogo dell'impatto, dove è stato trovato il tesserino plastificato con la foto di uno dei militari.

Nella tarda serata di ieri si è diffusa la notizia del ritrovamento di un paracadute arancione ma non ci sono conferme. Si sarebbe trattato solo dei resti di un salvagente.

Sul luogo è arrivato anche il comandante logistico dell'Aeronautica militare generale Maurizio Lodovisi.

Le pattuglie della Stradale che presidiano le strade per garantire la viabilità stanno lavorando con i lampeggianti accesi per poter offrire un eventuale riferimento ai superstiti. Sul luogo le squadre dei vigili del fuoco, Canadair, aerei della protezione civile che per tutta la notte sono state impegnate nel circoscrivere e domare ben cinque focolai d’incendio che hanno interessato in particolare Gimigliano e Olibra, frazioni di Venarotta dove sono stati ritrovati un motore e vari pezzi dei due aereiUno di questi è caduto su un’auto in località Poggian’sù, schiacciandola, mentre a Roccafluvione l’onda d’urto ha mandato in frantumi i vetri di una casa.

LE INDAGINI

Fonti della Procura di Ascoli Piceno confermano l'apertura di un'inchiesta per l'ipotesi di reato di disastro aereo colposo. Il procuratore capo Michele Renzo l'ha affidata al sostituto Umberto Monti, che ieri notte ha tenuto una riunione in Procura con tutti i soggetti impegnati nelle operazioni di ricerca dei piloti scomparsi. Un summit servito anche per stabilire con chiarezza che la competenza sulle operazioni di ricerca e sulle indagini è della magistratura ascolana, che avrà il supporto e l'ausilio di tutte le forze impegnate sul campo, comprese quelle militari. Già sequestrati diversi componenti dei relitti finora rinvenuti.

Le indagini sono condotte dalla squadra mobile, anche se alcuni accertamenti verranno affidati ai carabinieri. Nelle prossime ore verranno acquisiti i filmati che circolano in rete da ieri, ritenuti importanti per stabilire il punto di impatto dei due Tornado e l'altitudine a cui viaggiavano. Verranno sentiti i testimoni oculari, in particolare i residenti delle frazioni dove è avvenuto l'impatto. Determinante per la Procura recuperare le scatole nere che potranno chiarire molti aspetti dell'incidente. Dai primi accertamenti non sarebbero emersi elementi per ipotizzare un'avaria a uno dei due caccia prima dell'impatto fatale.

Tutti gli aggiornamenti