Castignano, 11 agosto - E' bastata una sola notte per sopprimere l'ordine dei Templari. Non sono stati sufficienti sette secoli di storia per sciogliere il mistero che accompagna da sempre i monaci guerrieri. Un mistero che anche quest'anno tornerà protagonista a Castignano, borgo medievale che si appoggia sulle colline picene e domina i calanchi, dal 16 al 19 agosto. Quando, cioè, le porte del paese si chiuderanno sul presente per un tuffo in un passato mitico. La XXIII edizione del Templaria Festival, presentata ieri mattina, è questo e molto altro.

Cominciamo dalle novità: ogni sera, alle 21.30 la chiesa di santa Maria del Borgo, che per tradizione è uno dei luoghi collegati al mito dei templari a Castignano, ospiterà un convegno teso ad approfondire il mito dei monaci guerrieri: si parte il 16 con Mario Polia che parlerà di "Milites Christi: etica e simboli della vita cavalleresca"; per proseguire con Fabio Giovanni Giannini che invece approfondirà "Templari tra mito e realtà" (il 17); Maria Grazia Lopardi tratterà di "Celestino e i templari: dal Medioevo un messaggio all'umanità del terzo millennio" (il 18); infine Carlo A. Martigli presenterà il 19 il libro "L'eretico".

Contemporaneamente, però, il paese sarà invaso da giullari, streghe, danzatrici del ventre, cavalieri, guerrieri e fraticelli: più di duecento gli artisti impegnati per le vie del centro storico con spettacoli che, dal tramonto, andranno avanti ininterrottamente fino a mezzanotte. Quando cioè i riflettori si accenderanno su piazza san Pietro, il cuore del borgo, per l'attesissimo spettacolo finale. Tre le compagnie ingaggiate per questa edizione 2012: i primi due giorni a calacare la scena saranno gli attori del Progetto Bagliori con "Angeli e demoni", il gioco di luci e ombre tra due mondi e due concetti contrapposti, il bene e il male; il 18 sarà la volta della compagnia Atmo che proporrà il suo "Avalon" incentrato sulla saga di Artù e mago Merlino; gran finale, il 19, con il Teatro dell'Aleph con "Bellatores", il ritorno dalla Terra Santa di un cavaliere templare. Il tutto, condito da fuochi, acrobazie ed effetti pirotecnici che illumineranno la notte castignanese.

E se gli spettacoli sono il pane dell'anima, non per questo lo stomaco deve rimanere digiuno: largo ai gusti dal sapore antico, allora, nelle taverne sparse per il paese che proporranno zuppe di farro, spezzatini di carne, fagioli con le cotiche e molto altro. Tutto, però, studiato su ricette originali, tramandate di secoli. I vini, neanche a dirlo, sono delle cantine di Castignano, che hanno negli anni consolidato la loro linea "templare": il bianco Gramelot, il rosso Templaria, il pecorino Montemisio e la passerina. Tutti da bere, come la birra dei fraticelli, accompagnata dai "magna e zitta", da sperimentare con... discrezione. Per chi ha intenzione di "assaggiare", prima del tempo, un po' di quello che sarà Templaria, c'è il rinnovato sito www.templaria.it, aggiornato nella veste grafica e nei contenuti da Domenico Capponi. Che, insieme al presidente della Pro Loco Lino Corradetti e al sindaco, Domenico Corradetti, ha un sogno: quello di creare la più grande biblioteca sui cavalieri del Tempio mai esistita, con testi rari e ormai fuori stampa. Già il Comune di Castignano ne possiede una ricca collezione, con più di 200 volumi. Roba introvabile: parola di un esperto di templari grande amico di Castignano, Roberto Giacobbo.

Nicoletta Tempera