Ascoli Piceno, 11 marzo 2013 - Momenti di profonda commozione al teatro Ventidio Basso, sabato sera, prima dell’inizio dello spettacolo ‘Scene da un matrimonio’ di Alessandro D’Alatri, con Daniele Pecci e Federica Di Martino (guarda le foto).

Prima della consegna del primo ‘Premio alla Regia-Città di Ascoli’, l’assessore comunale alla cultura, Davide Aliberti, ha infatti ricordato la persona alla quale questo riconoscimento è dedicato, Tommaso Paolucci, scomparso nel 2012 e uomo che per le sue doti umane e professionali ha dato lustro al teatro italiano. Direttore del teatro ‘Sistina’ di Roma, dello ‘Stabile delle Marche’, ideatore della ‘Compagnia dell’Elfo’ di Milano e fulcro della ‘Compagnia dell’Arancia’, Paolucci è stato un riferimento costante anche per la cultura di Ascoli.

"Per me, per tutti noi e per il teatro italiano – ha detto Aliberti – l’amico e maestro Tommaso ha rappresentato una guida, non soltanto sapiente e coraggiosa, ma anche spirituale, infondendo passione e temperamento in un prodotto sempre di alta qualità, lasciando un segno indelebile nei nostri cuori".

Il ‘Premio alla Regia-Città di Ascoli’ è stato dedicato a lui quale doveroso riconoscimento per aver contribuito alla realizzazione di diverse stagioni teatrali. Durante la cerimonia di premiazione sono state ricordate le tappe del sodalizio del regista marchigiano con il teatro Ventidio Basso: dallo spettacolo ‘La Fattoria degli Animali’ a ‘Brava’ con Anna Mazzamauro. Sul palcoscenico del Massimo ascolano, è salita anche Paola Giorgi, legata da anni a Tommaso Paolucci ed oggi vice presidente del consiglio regionale delle Marche che, visibilmente commossa, ha ricordato il marito e l’entusiasmo costante che aveva per il suo lavoro. La Giorgi ha ringraziato l’assessore Aliberti, quale ideatore del premio, mentre dietro di lei, dal fondale del teatro, scendeva l’immagine del regista con scritto ‘Il tuo amore per il teatro, il nostro amore per te, ciao Tommy’.

Quindi, è seguita la proiezione di un videoclip con i migliori successi del vincitore del premio, Alessandro D’Alatri, un grande regista italiano al quale è stato riconosciuto per due volte il ‘David di Donatello’ e tantissimi altri riconoscimenti. ‘Ascoli – ha detto D’Alatri - è una città come poche. Ne sono innamorato e torno sempre con piacere, sentendola già casa mia. Sono certo che faremo ancora grandi cose con Davide che dimostra ogni giorno come la cultura possa fare tanto in una città così meravigliosa. Sono onorato d’essere stato avvicinato ad un uomo e un regista così grande come Tommaso che, resterà sempre con noi’. Infine, è stato consegnato il premio, una scultura ideata dallo stesso Aliberti e realizzata dall’orafo Pietro Angelini che ritrae il Ventidio Basso con la riproduzione di piazza del Popolo sul sipario antichizzato.

Lorenza Cappelli