Ascoli, 3 luglio 2010 - L’Ascoli potrà iscriversi al campionato di serie B e questa è la migliore notizia che si potesse dare ai tifosi bianconeri in questo afoso week-end di luglio. Scacciati i fantasmi e allontanati i corvi che iniziavano a sorvolare la città, non resta che rendere merito al patron Roberto Benigni, unico e assoluto protagonista positivo in tutta questa vicenda.

 

Il presidente, andando contro tutto e tutti (forse anche contro i suoi stessi familiari) ha posto sul piatto i suoi averi e li ha messi a garanzia dell’Ascoli Calcio. Tanto di cappello, insomma, al patron, mai tanto amato dai suoi concittadini, ma da sempre primo tifoso del Picchio, al di là di quello che tanti ascolani possono pensare. "Fare il presidente senza soldi è facile, potrei farlo anche io" diceva l’altro giorno qualcuno. Bene, Roberto Benigni in 24 ore è riuscito dove altri avevano fallito.

 

Colpa delle banche, di certo, della superbia di qualche dirigente, dell’incompetenza di qualche altro, colpa forse anche dei giornalisti, incapaci di raccontare una verità scomoda e impopolare, perchè tenuti sempre sotto lo ‘schiaffo’ del ‘silenzio stampa’. La situazione non era tutta rose e fiori come qualcuno ha continuato a ripetere fino alla fine, affidandosi alle certezze che qualche istituto bancario aveva dato, ignorando che ormai le banche elargiscono soldi solo dietro precise garanzie.

 

Ed ecco che allora il patron vista la male parata ha ripreso le redini della società di cui detiene il 92% delle azioni, è entrato nel suo istituto bancario di fiducia, la Banca delle Marche, risolvendo tutto in 24 ore.
"Non potevamo certo tirarci indietro - hanno dichiarato i vertici dell’istituto bancario da sempre più vicino all’Ancona Calcio che all’Ascoli, ma che proprio qui in città è in grande espansione visto che presto inaugurerà un nuovo sportello a Monticelli - Il presidente Roberto Benigni è nostro cliente da sempre e la sua famiglia ha sempre avuto ottimi rapporti con la nostra banca".

 

"Non ci ha mai chiesto nulla e così quando lunedì mattina è arrivato a chiederci la somma necessaria per iscrivere l’Ascoli in serie B nessuno ha avuto niente da obiettare. In 24 ore abbiamo preparato tutte le carte e ieri abbiamo elargito il contante necessario. D’altronde qui in Banca Marche siamo tutti grandissimi tifosi dell’Ascoli ed è stato un onore per noi venire in soccorso della squadra di cui siamo follemente innamorati. L’Ascoli giocherà ancora in serie B e questo per noi è il massimo. Benigni non ha chiesto null’altro".

 

"Non credo che ci sarà in cambio una sponsorizzazione - hanno concluso i vertici della banca - ma a noi basta essere stati d’aiuto a una famiglia che ha dimostrato ancora una volta l’amore per la squadra di calcio e questo dovrebbe far riflettere tanti ascolani che non amano il presidente Roberto Benigni".

 

Insomma, caso risolto. L’Ascoli Calcio ieri ha provveduto a inviare gli ordini di bonifico per il pagamento degli stipendi di gennaio, febbraio, marzo e aprile dei suoi tesserati. Ha versato i contributi on-line per velocizzare tutte le operazioni e ha anche inviato la fidejussione bancaria in Lega di 800miila euro per l’iscrizione al campionato. Martedì al massimo tutto l’incartamento necessario, con le liberatorie dei calciatori, verrà inviato alla Covisoc e questo alla fine potrebbe anche evitare il richiamo ufficiale. Sospiro di dollievo dunque: in questo momento la città deve solo dire: "Grazie presidente".