Ascoli Piceno, 5 agosto 2011 - Si è concluso, con gli ultimi interventi degli avvocati di parte, il processo sportivo di primo grado sul calcio scommesse iniziato mercoledì 3 agosto. Al termine delle arringhe odierne - rende noto l’ufficio stampa della Figc - c`è stata la breve replica del procuratore federale Stefano Palazzi e, a seguire, le controrepliche di alcuni difensori.

 


Successivamente la Commissione Disciplinare nazionale (Cdn) presieduta dall’avvocato Sergio Artico si è ritirata in camera di consiglio: la sentenza è attesa per la prossima settimana, lunedì o martedì.
L`indagine sportiva, nel corso della quale la Procura federale ha ascoltato 48 persone, è scattata il 4 luglio scorso dopo l’avvio dell’inchiesta da parte della Procura di Cremona a novembre 2010.
 

 

Il 26 luglio il procuratore federale Stefano Palazzi ha deferito 18 società e 26 tesserati sulla base degli atti di indagine posti in essere dalla Procura della Repubblica di Cremona e della successiva attività istruttoria.
Mercoledì, nella giornata di apertura del processo di primo grado che si svolge all’Hotel Parco dei Principi di Roma, il procuratore ha chiesto, tra le varie sanzioni, sette punti di penalizzazione per l’Atalanta (serie A) e sei per l’Ascoli (serie B), la retrocessione all’ultimo posto nel campionato di competenza per l’Alessandria, l’esclusione dal campionato di competenza e l’assegnazione in categoria inferiore per il Ravenna, quattordici punti di penalizzazioni. Tra i tesserati più noti deferiti da Palazzi, il procuratore ha chiesto per gli atalantini Cristiano Doni e Thomas Manfredini rispettivamente tre anni e mezzo e tre anni di squalifica, mentre per Giuseppe Signori cinque anni di squalifica più la preclusione.

 


Numerosi i patteggiamenti, che hanno portato a tre anni di squalifica per Parlato e Tuccella, a un anno e due mesi di stop per Stefano Bettarini, un anno e due mesi per Vittorio Micolucci, un anno per Zaccanti e Tisci, sei mesi per Furlan, cinque mesi di inibizione e 10mila euro di ammenda a Gibellini, un anno e venti giorni di squalifica per Daniele Deoma, un’ammenda di 80mila euro per il Chievo.