Ascoli, Bellini: "Tutti confermati finché sarò patron del Picchio. La colpa è di Morganti"

Il presidente bianconero se la prende con Morganti, il designatore arbitrale, confermando allenatore e dirigenti.

Il patron bianconero Francesco Bellini

Il patron bianconero Francesco Bellini

Ascoli, 18 novembre 2017 - Dopo il patatrac del Tardini è arrivata anche la versione in viva voce telefonica del patron Francesco Bellini. Molti si aspettavano un esonero "in diretta" di allenatore o dirigenti, ma in realtà Bellini ha reagito diversamente. "Fino a Bari - ha detto Bellini al telefono della responsabile della comunicazione della società Valeria Lolli - non stavamo andando così male, eravamo intorno alla metà della classifica. Da quel momento le cose sono peggiorate per degli errori arbitrali enormi. E ancora oggi continuano ad esserci degli errori enormi. Lo sapete chi è il designatore degli arbitri? Morganti di Ascoli! Il messaggio che potete passargli è di mandarci degli arbitri che siano competenti. Noi non vogliamo dei favori, né nient'altro, vogliamo solo arbitri competenti. Oggi l'episodio da cui è scaturita l'espulsione di Addae, che ho visto e rivisto al rallentatore, non era fallo! Lui ha preso la palla e non è successo niente. Il rigore era netto e l'avversario era ultimo uomo e doveva essere espulso. Io non so dove Morganti trovi questi arbitri e non so che istruzioni hanno. Personalmente non mi fa niente: se gli arbitri ci tratteranno come tutti gli altri, la squadra si riprenderà. Altrimenti come ho detto, a me personalmente non accadranno grandi cose, ma alla città di Ascoli si. Abbiamo sempre detto che non siamo perfetti, che la società non è perfetta, che se c'è bisogno di intervenire a gennaio l'avremmo fatto. Ma perché dovrei prendere dei rinforzi se ho il designatore degli arbitri ascolano, che conosco bene, che ci manda degli arbitri così". In pratica Bellini è un fiume in piena, ma l'indice non è puntato contro nessuna componente interna. "Oggi hanno cacciato Addae senza alcuna ragione, a Bari è successo a Gigliotti, senza ragione. A noi spaccano le gambe e non cacciano i nostri avversari. Cosa possiamo farci? Le decisioni contrarie non ci sono state solo oggi, è da Bari che le decisioni influenzano il risultato. Oggi abbiamo preso 4 gol dopo che è stato espulso Addae e quando giocavamo in dieci potevamo restare dietro. Invece sono completamente d'accordo con l'allenatore: se perdi 1-0 o 4-0 non prendi comunque punti e a tornare in partita siamo quasi riusciti. Se avessimo segnato il rigore e avessero cacciato il loro giocatore (Lucarelli, ndr) come ultimo uomo era da vedere come sarebbe andata la partita". Sulla posizione di Maresca e della dirigenza, tutti contestati dai tifosi in trasferta. "Non dovete nemmeno pensare che allenatore e dirigenti siano in bilico, perché finché sarò io il proprietario dell'Ascoli loro saranno lì". Chiusura sulla vicenda occorsa tra Leo Perez e l'allenatore al Picchio Village. "Non prenderemo nessun provvedimento e mi dispiace per Perez che ha i nervi a fior di pelle perché le cose non vanno bene, ma non ci sarà nessun provvedimento. Sono eventi che succedono spesso e non è la prima volta che capita a Perez, mi ricordo che è successa la stessa cosa anche due stagioni fa con Mangia, un'altra volta ha rotto la porta, che ci vuoi fare? Bisogna imparare a convivere con queste situazioni".