Ascoli-Samb per i terremotati: "Momento storico: ora o mai più"

Amministratori e dirigenti sportivi delle due città sono d’accordo sulla nostra proposta del 'derby del cuore' SPECIALE FOTO E VIDEO - IL CONTO CORRENTE PER AIUTARE LE VITTIME

La proposta del Carlino

La proposta del Carlino

Ascoli, 31 agosto 2016 - Per omaggiare il compianto Gene Wilder, attore protagonista di Frankenstein Junior scomparso lunedì pomeriggio, gridiamo anche noi ‘Si può fare!’.

Il ‘Derby del cuore’ per sancire l’unità di intenti del territorio in nome dell’aiuto alle popolazioni ferite dal terremoto non è più un’utopia. L’idea del Resto del Carlino, nata nella giornata di lunedì, ieri è stata prima proposta sul web e poi girata ai ‘diretti interessati’: gli amministratori di Ascoli e San Benedetto e i dirigenti delle due squadre di calcio. Le reazioni, tendenzialmente, sono state univoche, anche se non è mancato chi ha storto il naso.

Partiamo da istituzioni e club. «Ci siamo già mossi con la Lazio per il quadrangolare con Salernitana e Pescara – dice Franco Fedeli, presidente rossoblù – ma una cosa non esclude l’altra e, anzi, io avrei particolarmente piacere di poter allestire un evento come il derby con l’Ascoli. In primis riusciremmo ad aiutare le popolazioni colpite dal sisma e poi, così, si smorzerebbero pure un po’ i toni su questa rivalità che francamente non essendo del posto non posso capire. Noi siamo assolutamente disponibili e da parte nostra parleremo con i nostri tifosi affinchè ci appoggino in questa iniziativa. Se poi riusciamo ad organizzare un evento simile, con uno scopo benefico altissimo, e qualcuno riesce ugualmente a fare lo sciocco allora vuol dire che la situazione è davvero irrimediabile». «Siamo chiamati a dare un aiuto – chiude Fedeli –: io ci sono, la Samb c’è». Dello stesso avviso i dirigenti del club rivierasco:

«Tutto ciò che può servire per dare una mano alle popolazioni colpite dal sisma sarà appoggiato da questa Amministrazione – dice il neo sindaco Pasqualino Piunti – compreso un derby con l’Ascoli».

Particolarmente entusiasta l’assessore allo Sport Pierluigi Tassotti: «In verità il mio primo pensiero quando si è trattato di programmare un grosso evento al Riviera per aiutare le popolazioni colpite dal sisma è andato proprio al derby con l’Ascoli. Poi nel timore che la questura non ci consentisse di farlo ci siamo mossi con la Lazio ma l’una cosa non esclude l’altra: se ci danno il permesso noi appoggeremo il derby».

La sponda sportivo-istituzionale ascolana è altrettanto propositiva. Il primo a sostenere l’idea del Carlino è l’amministratore dell’Ascoli, Andrea Cardinaletti, più determinato di tutti: «Dico sì, facciamola. Ora o mai più. Facciamo in modo che questo dramma, seppur in piccolo, serva a qualcosa di concreto. Vedendo nei giorni scorsi quanto di buonissimo hanno fatto i tifosi delle due squadre insieme, non posso che credere che le distanze tra Ascoli e San Benedetto si siano notevolmente ridotte». «Ora – prosegue Cardinaletti passando direttamente all’azione – dobbiamo solo capire come e dove farla. Purtroppo domenica la Samb è impegnata in campionato, altrimenti sarebbe stato il giorno ideale. Del Duca in condizioni precarie? Non sarebbe un problema andare a San Benedetto, anzi». Dulcis in fundo il sindaco di Ascoli, Guido Castelli: «Sono pienamente favorevole a giocarla, a patto che le tifoserie siano spontaneamente d’accordo: certe cose o si fanno di slancio o è meglio non farle. La causa è più che mai nobile e l’impressione è che ci siano le condizioni per proseguire sulla strada tracciata dai tifosi delle due squadre negli ultimi giorni». «Persino i soldati impegnati al fronte nella prima guerra mondiale – chiude – vissero la famosa ‘tregua di Natale’ nel 1914. Credo che si possa fare altrettanto qui».

Reazioni diverse da parte dei tifosi su internet. I ‘mi piace’ nei tre post del Carlino sull’argomento sono oltre 240, ma tra i commenti sono diverse decine a non prenderla bene. Questi alcuni tra i commenti più scettici: «Andateci voi, io mando i soldi all’sms solidale», «Mai e poi mai», «Trovate un altro avversario», fino a quelli che accusano «conati di vomito» o chi, semplicemente, dice «State esagerando». Noi, però, andiamo avanti.

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