Tabaccheria rapinata in centro, sotto accusa un 39enne di Castel di Lama

Nel mirino era finito il locale ‘Quarta Norma’

Il tribunale di Ascoli

Il tribunale di Ascoli

Ascoli, 25 giugno 2016 - Si sono chiuse le indagini per la rapina a mano armata alla tabaccheria di piazza Ventidio Basso avvenuta il 30 marzo. Sotto accusa è finito C. G., trentanovenne di Castel di Lama, che nei prossimi giorni, assistito dall’avvocato Umberto Gramenzi, sarà ascoltato dal magistrato. A seguito dell’interrogatorio la procura potrebbe emettere la richiesta di rinvio a giudizio.

L’attività investigativa della squadra mobile di Ascoli si era concentrata su un soggetto che rispondeva in tutto e per tutto alle descrizioni fornite da una testimone oculare, che aveva notato il rapinatore all’uscita della tabaccheria di Norma Quarta allontanarsi a piedi e, appena girato l’angolo, togliersi il passamontagna. Il soggetto indossava inoltre una felpa di colore scuro con la scritta Napapijri di colore rosso.

L’uomo, con il volto coperto e con una pistola in mano, era entrato nel negozio intorno alle 12.30 e si era fatto consegnare dalla stessa titolare tutto il denaro presente in cassa, poco meno di mille euro. Durante le successive indagini la questura ipotizzò che molto probabilmente l’autore della rapina era C.G., e gli agenti effettuarono quindi una perquisizione d’urgenza nella sua abitazione di Castel di Lama.

Nella camera da letto, su una sedia, vennero rinvenuti un passamontagna di colore nero e un giubbino con la scritta Napapijri. Successivamente la polizia scientifica ha effettuato anche una comparazione delle impronte digitali, mettendo a confronto quelle del 39enne con quelle rilevate sul bancone della tabaccheria, dove l’uomo aveva appoggiato una mano durante l’esecuzione della rapina. Il confronto ha confermato la corrispondenza dei due rilievi. Rimane da risolvere il nodo relativo alla pistola: non è chiaro infatti se si sia trattato di un’arma vera o di un giocattolo, anche se al momento della rapina non aveva il tappo rosso. La procura ha quindi elevato nei confronti dell’uomo l’accusa di rapina aggravata dall’aver commesso il fatto con l’uso di un’arma e travisato con un passamontagna. Le indagini proseguono per cercare di capire se C.G. era da solo o con un complice, il quale avrebbe potuto favorirlo nella fuga all’uscita dalla tabaccheria.