Traffico internazionale di droga, 26 condanne

Hashish dall’Albania e dalla Grecia e cocaina dall’Olanda: organizzazione stroncata

Guardia di Finanza

Guardia di Finanza

San Benedetto, 19 maggio 2016 - Si è concluso con 26 condanne il maxi processo per il traffico internazionale di droga che da Grecia, Albania e Olanda arrivava nel Piceno e nel Teramano.

Il collegio penale composto dai giudici Emilio Pocci (presidente), Enza Foti e Annalisa Giusti, ha parzialmente accolto le richieste del pubblico ministero, che due settimane fa aveva chiesto condanne fino a 14 anni. La pena più pesante, a 12 anni, i giudici l’hanno comminata a Sildi Zenjeli, albanese residente a San Benedetto; 11 anni e due mesi per un altro albanese, Spendi Hoxha e per Valentina Di Luigi di Civitella del Tronto; 10 anni e 10 mesi per Zana Hoxha e Agush Hoxha.

Condannato a 10 anni il sambenedettese Pietro Palmisio, a 8 anni l’albanese Edvaldo Nanushi; 6 anni e 6 mesi per Giovanni Paolini di Grottammare, 4 anni e 3 mesi per Armando Arapi, albanese residente a Sant’Egidio alla Vibrata, 4 anni a Gianni Barlafante di Giulianova, 2 anni e 6 mesi per l’albanese Ervis Braka, 2 anni e 3 mesi per l’albanese Hakik Guri, 2 anni e 2 mesi per Simone Tosti di Sant’Egidio alla Vibrata e per gli albanesi Petro Braka e Dorjan Pjetri.

Le altre condanne sono inferiori ai due anni. Altre sedici persone erano finite a processo perché ritenute coinvolte nel maxi traffico, ma sono state assolte da tutti i capi di imputazione. Al termine della requisitoria il pubblico ministero Rosario Lionello aveva chiesto 14 anni anni di reclusione per Pietro Palmisio e dieci anni per Valentina Di Luigi, Guri Hakik, Sildi Zenjeli, Shpendi Hoxha, Zana Hoxha, Agush Hoxha, Edvaldo Nanushi, Petrj Dorjan.

L’indagine della Guardia di Finanza, coordinata dalla Dda di Ancona, ha interessato decine di uomini e donne, molti dei quali hanno definito la propria posizione al tribunale di Ancona.

Tutto nacque all’indomani del sequestro avvenuto a dicembre del 2012 al porto di Igoumenitza, in Grecia, di un grosso quantitativo di hashish nascosto nel vano motore di un camper su cui viaggiava una coppia di grottammaresi: 57 chilogrammi durante una prima ispezione, quasi cento in una seconda, avvenuta poi al porto di Ancona quando il mezzo è stato dissequestrato e quindi, rientrando in Italia, è stato sottoposto ai controlli della dogana. Da quell’arresto, per il quale la coppia è stata giudicata in un altro processo dopo avere trascorso alcuni giorni di carcere in Grecia, iniziarono una serie di indagini che permisero di portare alla luce una vasta e ramificata organizzazione criminale che si muoveva in vari stati europei per trasportare la droga in Italia. L’hashish proveniva dall’Albania e dalla Grecia, mentre la cocaina (oltre due chili sequestrati a marzo 2013) dall’Olanda.