Famiglia a giudizio per usura. «Prestito fuori legge anche a un malato grave»

Nei guai una coppia e il padre di lei. Avrebbero applicato tassi fino al 400 per cento

L'usura, un reato in aumento (Foto Ansa)

L'usura, un reato in aumento (Foto Ansa)

Ascoli, 1 ottobre 2015 – Una famiglia ascolana è stata rinviata a giudizio per usura.

L’accusa è di aver prestato soldi a otto persone applicando tassi di interesse ben oltre le soglie di legge, nel periodo che va dal 2005 al 2010.

A finire a processo una coppia di coniugi che gestisce un’attività commerciale nell’hinterland ascolano e l’anziano padre della donna.

Il Gup di Ascoli Rita De Angelis ha disposto il rinvio a giudizio come richiesto dal sostituto procuratore Cinzia Piccioni al termine delle indagini condotte dalla Guardia di Finanza.

Tra le vittime di usura anche un uomo che aveva bisogno di costose terapie per curare una grave malattia e aveva chiesto un prestito di 1.500 euro, a fronte del quale ha dovuto versare ai suoi creditori 2 mila euro, con un tasso di interesse applicato del 400% su base annua.

Nelle altre circostanze le cifre in ballo erano molto più alte. Come ad esempio nel caso di un uomo che non aveva le garanzie per accedere ad un mutuo bancario, necessario a ristrutturare la propria abitazione, e si è quindi trovato costretto a chiedere alla famiglia un finanziamento di 20 mila euro: nei mesi successivi, però, ha dovuto restituire diversi assegni per un importo complessivo di 27 mila euro, con un tasso del 225% su base annua. Sempre a fronte di 20 mila euro, stavolta prestati ad una donna che attraversava difficoltà economiche dovute alla gestione di un negozio di alimentari, i tre si erano fatti consegnare 33 mila euro.

Da una coppia in crisi con la propria azienda commerciale avevano ottenuto inoltre la bella cifra di 46 mila euro, frutto dell’applicazione di un interesse non inferiore al 7% mensile. E ancora, riscossione di diversi assegni per crediti ai quali venivano applicati interessi del 10% mensile, come nei confronti di un coltivatore agricolo, che aveva avuto bisogno di un finanziamento di 23 mila euro. I tre, che sono assistiti dall’avvocato Umberto Gramenzi, dovranno rispondere davanti al tribunale di Ascoli dell’accusa di aver messo in piedi in concorso tra loro un’attività finanziaria abusiva. Il processo è fissato per il 27 aprile.