Pasqua, dal vescovo un messaggio ai fedeli e a Renzi: una preghiera per il lavoro

Monsignor D’Ercole mette l’emergenza disoccupazione al centro delle feste

Ascoli, il vescovo monsignor Giovanni D’Ercole (Foto Labolognese)

Ascoli, il vescovo monsignor Giovanni D’Ercole (Foto Labolognese)

Ascoli Piceno, 30 marzo 2015 - C’è il lavoro al centro del messaggio inviato dal vescovo di Ascoli Piceno ai fedeli in vista delle feste pasquali.

Come Chiesa non ci stanchiamo di far sentire la nostra presenza accanto ai lavoratori in difficoltà e alle famiglie duramente provate dalla crisi economica” dichiara monsignor D’Ercole, che si è rivolto al premier Matteo Renzi.

Gli ho scritto - spiega - per sollecitare l’attenta vicinanza al nostro territorio e ho viva speranza che il mio appello venga accolto”. Per rendere “ancor più tangibile l’attenzione della Chiesa verso il mondo dei disoccupati”, il Giovedì Santo, nella Cattedrale di Ascoli, il vescovo laverà i piedi a dodici disoccupati”.

Monsignor D’Ercole ha invitato per la messa della domenica di Pasqua alle 11.30, sempre in Duomo, i lavoratori delle fabbriche chiuse e a rischio di chiusura. “Avremo per loro una preghiera speciale nella solenne celebrazione pasquale. E infine, per manifestare la nostra vicinanza verso quanti sono nel disagio, sempre il Giovedì Santo alle ore 16 celebrerò la Santa Messa nel carcere e laverò i piedi a 12 detenuti e volontari”.

D’Ercole ha avuto parole anche per istituzioni locali e sindacati. “Sento come mio dovere insistere presso le Istituzioni perché con decisione ricerchino le vie più rapide per uscire da questa crisi. Sono convinto inoltre che tocchi ai sindacati e a tutte le componenti del mondo del lavoro svolgere un ruolo di grande equilibrio in questo momento, sapendo che la conflittualità permanente uccide ogni speranza”.