Mercoledì 24 Aprile 2024

Asilo nido: la retta media è di 311 euro. E ci sono pochi posti

Il costo della retta mensile incide del 12% sulla spesa di una famiglia media. La più cara è la Valle d'Aosta, la meno è la Calabria

Asilo

Asilo

Roma, 4 settembre 2015  - Le famiglie italiane dovranno affrontare la spesa di 311 euro per la retta media mensile per un bimbo iscritto all`asilo nido comunale. Una cifra che va a incidere del 12% sulla spesa sostenuta ogni mese da una famiglia media italiana. Un dato che varia, anche in maniera rilevante, sia a livello regionale che provinciale. 

In cima alla lista c'è la Valle D`Aosta (440 euro), la più costosa, invece la più economica è la Calabria (164 euro) che comunque, rispetto al 2013/2014, ha registrato l`incremento più consistente (+18%) a livello nazionale. 

Fra i capoluoghi di provincia, solo 14 hanno aumentato le rette: l`incremento record a Cosenza (+117,3%), quello minimo a Trieste (+0,5%). Lecco la provincia più cara (515 euro), Catanzaro la meno cara (100 euro). 

L'Osservatorio nazionale prezzi e tariffe di Cittadinanzattiva ogni anno fornisce un quadro nazionale delle spese sostenute dalle famiglie italiane in merito ai servizi pubblici locali (asili nido, acqua, rifiuti, trasporti pubblici). La ricerca è stata effettuata considerando le rette applicate al servizio di asilo nido comunale per la frequenza a tempo pieno (in media, 9 ore al giorno) e, dove non presente, a tempo ridotto (in media, 6 ore al giorno), per cinque giorni a settimana. L`analisi prende come esempio una famiglia tipo di tre persone (genitori e figlio 0-3 anni) con reddito lordo annuo di 44.200€ e relativo Isee di 19.900€. 

Considerando il servizio a tempo pieno le più città care sono, rispetto al 2013/14, Lecco, Sondrio, Belluno, Cuneo, Alessandria, Imperia, Cremona, Trento e Aosta mentre Mantova subentra a Bolzano. Quattro sono in Lombardia, 2 in Piemonte, 1 in Trentino Alto Adige, 1 in Veneto, 1 in Valle d`Aosta e 1 in Liguria. Per quanto riguarda le 10 città meno care, sempre a servizio a tempo pieno, Macerata subentra a Foggia. 

Sono ancora tanti i bimbi che di fatto non frequentano l`asilo nido: le cause vanno cercate nelle liste di attesa e nella mancata copertura del servizio. Infatti secondo gli ultimi dati Istat, usufruisce del servizio di asilo nido comunale poco meno del 12% dei bimbi fra 0 e 2 anni, il dato varia però dal 24,8% dell`Emilia Romagna al 2% della Campania. 

Uno su cinque resta in attesa di un posto nel nido comunale, con punte del 67% in Basilicata e del 51% in Valle D`Aosta. Le disparità si fanno sentire anche sulle ore di frequenza: l`87% dei capoluoghi garantisce il servizio a tempo pieno, mentre città come Potenza, Matera, Bari, Brindisi, Lecce, Cagliari, Agrigento, Caltanissetta, Enna, Ragusa, Siracusa, Crotone garantiscono solo l`orario ridotto di sei ore. 

In Italia ci sono 3.978 asili nido pubblici, quelli a titolarità privata 5.372. La disponibilità dei posti è di 162.913 nelle strutture pubbliche e di 110.666 in quelli privati. Complessivamente, su 273.579 posti disponibili, il 59% è offerto da strutture pubbliche e il 41% da strutture private. Anche qui le differenze territoriali sono piuttosto evidenti come mostrato dalla tabella seguente La regione che spicca per il più elevato numero di nidi pubblici è l`Emilia Romagna (619 strutture e 28.388 posti disponibili) seguita dalla Lombardia (597 nidi e 25.145 posti) che conta anche il maggior numero di asili e posti privati (rispettivamente 1.540 e 35.825). Complessivamente in Italia il 42% dei nidi sono pubblici ed il 58% privati. Le percentuali per aree geografiche sono: Sud (46% pubblici e 54% privati); Centro (45% pubblici e 55% privati); Nord (40% pubblici e 60% privati).