Coppia triste
A volte, per riuscire a trasmettere un concetto, basta proporlo nel momento giusto. E se le donne spesso si lamentano della scarsa attenzione degli uomini, forse dovrebbero essere più strategiche nel lanciare un argomento di conversazione a loro caro. Come, dove, ma soprattutto quando parlare al proprio partner.
In tal senso, risultano interessanti i risultati di uno studio effettuato su 1000 persone – uomini e donne – e pubblicata dal Daily Mail. Dalla ricerca emerge che l'orario migliore per farsi ascoltare dal proprio uomo sarebbero le 20:15 di sera, a cena. L'interlocutore sarebbe più recettivo, addirittura contento di intavolare conversazioni serie. Peccato che, sempre in base allo studio, il momento migliore per trattare certi temi sia alle 8:20 del mattino. Un jet-lag comunicativo di 12 ore che può minare anche il rapporto più consolidato. Come location, non è male neanche la macchina: il 39% degli uomini trova piacevole una chiacchierata mentre si trova alla guida.
Dovete chiedergli un favore? Più che l'orario, conta il contesto: oltre 1 su 5 dichiara di essere più incline a offrire una risposta positiva se la richiesta arriva alla presenza di altri membri della famiglia. Chiaro, significa giocare un po' sporco, ma in alcuni casi il pressing durante i pranzi o le cene coi parenti può valere la pena. Attenzione: mai disturbarlo sotto la doccia. Per 3 uomini su 4 è un momento sacro in cui odiano essere disturbati. Non affannatevi o intestarditevi a cercare la sua attenzione quando è impegnato nei videogame (Play Station o affini): otterrete risultati solo nell'1% dei casi.
Non conviene, come prevedibile, provare a toccare certi argomenti mentre lui guarda una partita di calcio. Gli uomini non sono preparati: il 92% vi risponderà con un veloce 'sì' privo di significato. Infine, uno sguardo anche al come approcciare una conversazione. La frase più temuta, dall'80% degli intervistati, è “dobbiamo parlare”. Di cosa hanno paura le donne? Per il 42% di loro il “Va tutto bene” del partner è una chiara ammissione del contrario.