Martedì 16 Aprile 2024

Gesto sessista in Senato, Barani e D'Anna sospesi. Riforme, la maggioranza tiene

D'Anna al contrattacco: "La prima a fare un gestaccio è stata la senatrice 5 Stelle". Grasso: "Minata la credibilità delle istituzioni, d'ora in poi tolleranza zero". Riforme, prosegue l'esame in Senato: la maggioranza non cade sul voto segreto

Lucio Barani, Denis Verdini, e Vincenzo D'Anna in Senato (Ansa)

Lucio Barani, Denis Verdini, e Vincenzo D'Anna in Senato (Ansa)

Roma, 5 ottobre 2015 - Mano pesante dell'Ufficio di presidenza del Senato sul caso Barani. Durante l'esame dell'articolo 2 del dll riforme, venerdì scorso, un parlamentare avrebbe mimato un gesto sessista (un rapporto orale, a sentire alcune testimonianze) alla grillina Barbara Lezzi. Il presidente del Senato Pietro Grasso era andato su tutte le furie, annunciando provvedimenti pesanti che oggi sono puntualmente arrivati. Ai senatori verdiniani Lucio Barani e Vincenzo D'Anna sono stati inflitti cinque giorni di sospensione dalle sedute. Stop di un giorno anche al grillino Alberto Airola. L'ufficio di presidenza di Palazzo Madama ha deciso di comminare la censura al senatore Gianluca Castaladi del Movimento Cinque Stelle e al gruppo della Lega Nord autonomie. Le sanzioni hanno effetto immediato.

GRASSO - "Da questo momento nessuna deroga al principio di correttezza verrà tollerato in Aula", ha detto Grasso annunciando le sanzioni. Il presidente del Senato ha chiesto la "collaborazione" dei capigruppo per evitare ulteriori "condotte poco consone" ad un'aula parlamentare. Gli episodi accaduti venerdì scorso sono stati "di tale gravità" che "hanno offeso persone e senatori" e hanno "minato la credibilità delle istituzioni", ha aggiunto Grasso 

LA VERITA' DI D'ANNA - Vincenzo D'Anna passa al contrattacco dai microfoni di 'Un giorno da pecora' su Radio 2: "La prima a fare un gestaccio in aula al senato è stata la senatrice 5 Stelle Barbara Lezzi, proprio quella che ora si atteggia a vergine e a martire". Ecco la sua versione dei fatti: "Noi stavamo ascoltando il senatore Falanga che parlava, mentre il gruppo 5 stelle faceva intemperanze e boccacce, in primis a comportarsi così era proprio la senatrice Lezzi. Ecco qual è la dinamica, non è che Barani è psicopatico". Però a quel punto Barani il gestaccio lo ha fatto. "Dicono. Vedremo se c'è il filmato, ma se ci fosse lo avrebbero già trovato". Lei è accusato di aver fatto un gesto simile. "No, io ho indicato la Lezzi con il dito dicendo che aveva fatto un gestaccio", ha precisato D'Anna a Radio2. Il senatore Lucio Barani, per la cronaca, non ha ammesso di aver compiuto il gesto, ma ha chiesto scusa perché i suoi movimenti, se equivocati, avrebbero potuto risultare offensivi nei confronti delle colleghe.

LEZZI - La senatrice pentastellata Barbara Lezzi giudica "molto lieve" la sanzione a carico dei parlamentari di Ala D'Anna e Barani. La Lezzi ribadisce di non aver fatto alcun gestaccio in Aula e ricorda: "Nè Barani nè D'Anna mi hanno ancora chiesto scusa".

AIROLA ACCUSA IL PD  - "Sono pietosi, davvero pietosi. Hanno colto un pretesto, due mie parole per dire alla presidenza che mi ero scocciato di tenere il dito alzato. E' una rappresaglia". Così il senatore del Movimento Cinque Stelle Alberto  Airola, commenta con la sospensione di un giorno decisa a suo carico dall'ufficio di presidenza del Senato. Airola ha spiegato che si tratta di una decisione del Pd, "per far vedere che ci sono anche altri colpevoli, oltre ai verdiniani. Ma se io posso aver detto una parola di troppo, e non me lo ricordo, cosa del tutto diversa è un gesto volgare e offensivo, contro le donne, come quello di Barani e D'Anna".

IL PD - Inizialmente era circolata la voce che il Pd avesse chiesto di attuare le sanzioni dopo il 13 ottobre, giorno del voto sulle Riforma Costituzionale. L'ufficio stampa del gruppo del Partito Demorcatico ha seccamente smentito, precisando che "nessun membro democratico del Consiglio di presidenza del Senato ha chiesto che le sanzioni comminate ai senatori Barani e D'Anna fossero attuate dopo il 13 ottobre".