Venerdì 19 Aprile 2024

Germania, diserbante nella birra. Test effettuati sui principali marchi

Trovate quantità di diserbante glifosato nella birra fino a 300 volte superiore al consentito nell'acqua, ma per la 'bionda' non c'è un limite. I birrai tedeschi: "Studio non credibile"

Una birra alla spina (Reuters)

Una birra alla spina (Reuters)

Berlino, 25 febbraio 2016  - La birra fa bene, è un integratore naturale, certo se all'interno non vi è del diserbante. E' lo scandalo che minaccia diversi marchi di birre tedesche in cui l'Istituto per l'ambiente di Monaco ha rilevato quantità di diserbante glifosato. 

Il test ha coinvolto 14 marche fra le più note in Germania. I livelli registrati in alcune oscillano fra 0,46 e 29,74 microgrammi per litro, nei casi più estremi quasi 300 volte superiori a 0,1 microgrammi, che è il limite consentito dalla legge per l'acqua potabile, ma non esiste un limite per la birra.

L'erbicida è stato classificato come "probabile cancerogeno per l'uomo" dall'organismo internazionale Iarc (International Agency for Research on Cancer), ma l'Istituto federale per la valutazione del rischio (Bfr) ritiene invece che il glifosato non costituisca rischio per la salute dei consumatori.Le marche su cui sono state compiute le analisi sul glifosato sono tra le più famose.

Anche gli esperti non hanno un giudizio comune sulla pericolosità dell'erbicida per la salute dell'uomo. Sophia Guttenberger, dell'istituto di Monaco che ha compiuto la ricerca,  punta il dito: "una sostanza che potrebbe essere cancerogena".

L'erbicida è autorizzato come diserbante, quindi per l'Istituto federale per la valutazione del rischio (Bfr), residui di glifosato nella birra sono "dal punto di vista scientifico plausibili". In più il Bfr fa notare che "un adulto dovrebbe bere intorno ai mille litri di birra al giorno per assumere una quantità di glifosato preoccupante per la salute".

L'Unione dei coltivatori tedeschi (Dbv) punta il dito all'importazione di malto d'orzo. "In Germania abbiamo la più ferrea regolamentazione per la tutela delle piante", ha detto un portavoce dell'associazione. È invece plausibile che tracce di glifosato siano finite nella catena di produzione con l'importazione di malto d'orzo, ha aggiunto. 

Fermi i birrai tedeschi: "non è credibile" lo studio dell'Istituto dell'ambiente di Monaco. In una dichiarazione diffusa oggi, l'unione definisce "assurda e completamente infondata" l'accusa che i birrai non controllino sufficientemente le loro materie prime, e sottolinea l'esistenza di un proprio sistema di controllo per il malto d'orzo: "Il nostro monitoraggio indica che i valori misurati sono sempre chiaramente al di sotto dei limiti massimi, e in nessun momento sono stati riscontrati superamenti dei limiti massimi permessi per i residui di glifosato", conclude la dichiarazione.