{{IMG_SX}}Roma, 12 giugno 2008 - Al parco tutti i cani al guinzaglio: infatti anche se non aggrediscono nessuno il padrone può essere multato. Insomma gli amici a quattro zampe possono vagare liberamente solo negli appositi recinti per animali.

Lo ha stabilito la Corte di Cassazione che, con la sentenza 14075, ha respinto il ricorso del padrone di un cane che passeggiava per Bologna senza tenerlo al guinzaglio. Per questo aveva preso una multa dal momento che, si erano giustificati gli agenti, un regolamento comunale vietava di lasciare incustodito i cani o altri animali in luogo pubblico.

Lui ha impugnato il verbale di fronte al giudice di pace emiliano che però gli ha dato torto. Così ha fatto ricorso in Cassazione ma senza successo: la seconda sezione civile lo ha respinto ritenendo legittimo il regolamento comunale restrittivo per la libertà degli amici a quattro zampe. "Ineccepibilmente quindi - si legge in sentenza - il giudice di pace ha ricordato che secondo una testimonianza assunta il cane vagava nel parco nonostante fossero esposte le tabellazioni che prescrivevano di tenere i cani al guinzaglio e ha spiegato che tale cautela è giustificata dalla presenza nell'area verde di bambini e anziani".

Come secondo motivo del ricorso il padrone ha poi lamentato di fronte alla Cassazione che l'animale soffriva di una patologia cardiaca e che quindi aveva bisogno di correre nel verde liberamente e di non portare la museruola. Anche questa obiezione è caduta nel nulla dal momento che "per consentire l'ossigenazione dell'animale non è indispensabile la frequentazione di un parco pubblico in un'ora in cui è popolata da altre persone, potendo il proprietario usare l'accortezza di condurlo in luoghi non aperto al pubblico o in appositi recinti per animali, non infrequenti nei parchi pubblici".