{{IMG_SX}}Bologna, 29 gennaio 2009 - “E’ scandaloso e indecente che funzionari dello Stato possano diffondere notizie su procedimenti a tutto il mondo tranne che ai diretti interessati”. Insomma, il Comune di Bologna era all’oscuro della valutazione tecnica del Ministero dei Beni culturali sul passaggio in Strada Maggiore del Civis. E questo Maurizio Zamboni, assessore alla Mobilita’ di Palazzo D’Accursio, proprio non lo manda giu’. “E’ un fatto che la dice lunga sul livello di strumentalizzazione politica e di guerra fra bande a cui si sono prestati degli organi tecnici”, attacca Zamboni, che si sfoga contro i Comitati scientifici del Ministero che hanno bocciato il progetto e ora chiedono un ripensamento sul tratto del Civis nel centro storico di Bologna.


L’assessore, pero’, si rifiuta di parlare di eventuali modifiche del progetto. ”Prima devo ricevere gli atti dall’unico organismo preposto a farlo, ovvero la Soprintendenza regionale- afferma Zamboni, questa mattina a margine di una commissione a Palazzo D’Accursio- loro possono chiedere tutte le consulenze che vogliono, ma io voglio vedere il loro parere”, prima di modificare qualcosa. E poi rivela: “Ieri la Soprintendente mi ha telefonato scusandomi, e di questo la ringrazio, dicendomi che anche lei non aveva ricevuto nulla. Ma questo- precisa l’assessore- non cambia il mio giudizio”.

 

PASSANTE NORD

Lo stop al Passante nord da parte della Ue “e’ una grave sconfitta per l’Italia e per il Governo nazionale. Che questo sia motivo di gaudio, mi sembra roba da matti”. Scuote la testa Maurizio Zamboni, assessore alla Mobilita’ del Comune di Bologna, che questa mattina, a margine di una commissione consiliare a Palazzo D’Accursio, si ferma a commentare la bocciatura dell’Unione europea all’affidamento diretto del Passante nord all’Anas. “La prossima mossa del Comune- spiega l’assessore- sara’ lavorare con la Provincia e la Regione per chiedere al Governo di fare il suo lavoro”.


Per Zamboni, infatti, la responsabilita’ del fallimento e’ tutta sulle spalle del ministro dei Trasporti, Altero Matteoli. ”Il buonsenso mi porta a dire che senza l’affidamento diretto ci sono grossi problemi- afferma Zamboni- ma il compito di dire come fare un’opera di interesse nazionale spetta al Governo. E’ il ministro, adesso, che deve dirci cosa si fa”. L’assessore dimostra poi di non gradire i festeggiamenti che sono seguiti allo stop europeo sul Passante nord. “Mi sembra come quel marito che si martella gli attributi per far dispetto alla moglie- commenta Zamboni- l’Italia ha subito una decisione che ne mette in luce lo scarso peso in Europa e tutti a dire ‘che bello’: roba da matti”.