{{IMG_SX}}Bologna, 12 febbraio 2009 - Il disastro ferroviario di Crevalcore, in provincia di Bologna, che il 7 gennaio 2005 causo’ la morte di 17 persone, potrebbe rimanere senza colpevoli: la Procura di Bologna oggi ha chiesto l’assoluzione per tutti gli imputati, i tre vertici nazionali delle Fs e per i sette dirigenti locali. La richiesta del pm Enrico Cieri e’ arrivata oggi nel corso dell’udienza preliminare davanti al gup Andrea Scarpa. Ora sara’ lui a esprimersi: le prossime udienze si terranno il 3 marzo e il 2 aprile, nella prima parlera’ l’avvocato di parte civile Desi Bruno, nella seconda arrivera’ la sentenza.

 “Prendo atto- dice Bruno- ma non condivido, le mie conclusioni saranno opposte. Non e’ accettabile che vengano escluse concause relative al fattore sicurezza e al peggioramento della qualita’ della stazione Bolognina”. Al termine delle indagini il pm Cieri e il procuratore capo Enrico Di Nicola chiesero il rinvio a giudizio per i sette dirigenti locali e l’archiviazione per i tre vertici Mauro Moretti (ad di Trenitalia), Michele Mario Elia, Giancarlo Paganelli. Le accuse erano: omicidio colposo, disastro ferroviario colposo e lesioni colpose. Il sindacato dei macchinisti dell’Orsa, difeso da Bruno, presento’ opposizione e il gip Rita Zaccariello ordino’ per loro l’imputazione coatta, mettendo nero su bianco (in una dura ordinanza) le loro responsabilita’, in termini di omissione di vigilanza sulla sicurezza ed errori di programmazione degli interventi sulla linea, che era insicura e avrebbe dovuto essere considerata una priorita’. Alla fine, dunque, tutti i dieci imputati sono arrivati davanti al gup Scarpa: oggi c’e’ stata la requisitoria di Cieri che chiesto l’assoluzione per tutti ritenendo si sia trattato di un evento imprevedibile. 

Lo scontro frontale tra i due treni avvenne alla stazione Bolognina vicino a Crevalcore in una giornata piena di nebbia e fu causato dal mancato rispetto di un semaforo rosso da parte di uno dei due macchinisti. Sulla linea, allora, non erano attivi altri sistemi di sicurezza.