Accolto l’esposto, l’etichetta sessista sarà ritirata

Dopo la segnalazione all’Istituto di autodisciplina della pubblicità di Federica Mazzoni (coordinatrice donne Pd) l’azienda ha promesso che la scritta verrà cancellata già dalla prossima collezione IL DUELLO di Erica Zambonelli e Gianni Gennasi

L’etichetta finita nel mirino dopo l’esposto di Federica Mazzoni (Pd)

L’etichetta finita nel mirino dopo l’esposto di Federica Mazzoni (Pd)

Bologna, 24 febbraio 2015 – Una vittoria netta, quella di Federica Mazzoni, coordinatrice delle Pd di Bologna, che nei giorni scorsi aveva segnalato il caso ‘dell’etichetta sessista’ (leggi l'articolo) su una felpa («Falla lavare alla tua mail, è il suo lavoro») allo Iap, l’Istituto di autodisciplina della pubblicità. La scritta sarà tolta, dopo l’indicazione dello Iap e per decisione della stessa azienda, la Shoeshine di Forlì. Lo scrive lo stesso Istituto: «Gentile dottoressa, facciamo seguito alla precedente comunicazione per informarla che il Comitato di Controllo ha ritenuto di contattare l’inserzionista per segnalare la criticità del messaggio , in relazione alla ratio e al dettato dell’articolo 10 del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.

Nel messaggio, infatti, si paleserebbe la proposizione di uno stereotipo sessista, che vede la donna unico soggetto deputato ai lavori domestici, discriminandone la condizione. L’inserzionista ha prontamente risposto, informando che non era nelle intenzioni utilizzare una frase che potesse essere interpretata come ‘discriminante e sessista’, ma unicamente ironica (…). Tuttavia anche al fine di evitare ulteriori strumentalizzazioni, si è impegnato a modificare il messaggio apposto sulle etichette sin dalle prossime produzioni, collezione autunno/inverno 2015-2016. Il caso è archiviato. Ringraziamo per la partecipazione attiva e la salutiamo cordialmente». Il caso, scoppiato il 17 febbraio scorso, ha fatto subito il giro del mondo: è stato pubblicato su media britannici, statunitensi, giapponesi e perfino armeni. Per un totale di 97 articoli in 11 lingue diversi.

Se per Mazzoni è un indubbio successo, c’è sempre anche il rovescio della medaglia: la segnalazione era stata pubblicata sui social network, dove la giovane coordinatrice ha ricevuto anche tanti commenti caustici e qualche minaccia personale. «Precisando che non ho mai detto che questo è il problema più grave per il nostro paese, mi sembra evidente, proprio vedendo reazioni così numerose e aggressive, l’esistenza di un radicato problema culturale che riguarda la rappresentazione delle donne e la divisione dei ruoli femminili e maschili nella società», commenta Mazzoni.

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