Dopo l'addio del prete i Padri Dehoniani celebrano messa

Per un mese i frati di Castiglione dei Pepoli lo sostituiranno nell'assistenza pastorale

Don Flavio Masotti (foto Pagani)

Don Flavio Masotti (foto Pagani)

San Benedetto Val di Sambro (Bologna), 27 agosto 2014 - La notizia ufficiale dell’abbandono dell’abito talare annunciata dal parroco don Flavio Masotti non solo ha scosso l’intera comunità di San Benedetto Val di Sambro e in particolare quelle di Pian del Voglio, Montefredente, Sant’Andrea e Qualto, ma ha creato un grande vuoto con il quale ora i fedeli devono fare i conti. In molti nei piccoli paesi si chiedono chi potrà sostituire una figura cosi carismatica, una vera e propria guida che ha saputo riportare l’immagine delle parrocchie a quella dell’immediato dopo guerra, dove preti e abitanti si adoperarono per ricostruire un paese distrutto dal secondo conflitto mondiale. Oggi più che case ed edifici, da riedificare c’è quel fragile legame tra il pastore e il suo gregge, sempre di più smarrito e desideroso di lasciare questi luoghi per la città.

Monsignor Giovanni Silvagni, vicario generale dell’arcidiocesi di Bologna, ha voluto rassicurare gli abitanti di San Benedetto: «Adesso ci dobbiamo organizzare, ma presto arriverà un nuovo parroco –spiega-. Quando rimane scoperta una parrocchia si provvede temporaneamente con la sostituzione di un prete della zona, poi viene l’ufficializzazione e l’arrivo di uno nuovo. I sacerdoti della zona si stanno già organizzando per assicurare ai fedeli le funzioni religiose».

Infatti proprio in questi giorni e per circa un mese a reggere le quattro parrocchie, celebrando regolarmente le Messe, saranno quattro Padri Dehoniani che attualmente guidano le parrocchie di Castiglione dei Pepoli. Al termine della loro permanenza verrà ufficialmente nominato il nuovo parroco.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro