Giovedì 25 Aprile 2024

'Ndrangheta, perquisizioni al Marconi: ai raggi X la gara vinta per i nuovi pontili dell’aeroporto

Elledue, la ditta di Lamezia era in affari con Giglio, uno degli arrestati

Carabinieri all'aeroporto Marconi di Bologna (foto Schicchi)

Carabinieri all'aeroporto Marconi di Bologna (foto Schicchi)

Bologna, 30 gennaio 2015 - Sono in corso dalle prime ore del mattino perquisizioni all'aeroporto Marconi nell'ambito della maxi inchiesta contro la 'ndrangheta. C'è infatti anche un importante appalto bandito dal Marconi fra quelli finiti nell’ inchiesta Aemilia che ha portato all’arresto di oltre cento persone accusate di far parte o di essere legate alla ’ndrangheta e in particolare al clan Grande Aracri. Si tratta della gara vinta nel settembre 2011 dalla società Elledue, con sede a Lamezia Terme, per realizzare i fingers, i nuovi pontili dell’aeroporto. La vicenda è «ancora in fase di accertamento e comprensione», si limita a dire il procuratore capo Roberto Alfonso, ma nell’ordinanza del gip Alberto Ziroldi la Elledue (poi indagata in Veneto nella gara per la costruzione di una caserma dei carabinieri) viene citata perché i suoi titolari, i fratelli Longo, sarebbero in affari con Giuseppe Giglio, arrestato mercoledì, uno degli uomini di raccordo fra i boss e gli imprenditori.

Il giudice scrive che la Elledue costruzioni è «ritenuta contigua agli ambienti della criminalità organizzata lametina (cosca Innazzo-Giampà). Il rapporto d’affari tra Giglio e i fratelli Longo proseguiva in maniera assolutamente proficua, tant'è che la loro collaborazione veniva estesa a un altro importa niente e appalto presso l'aeroporto Marconi. La gara era stata vinta dalla Elledue, avendo presentato un’offerta con il ribasso più elevato, per poi far inserire materialmente Giglio nell’esecuzione dei lavori».  Non è finita. Per il gip Ziroldi. «La collaborazione tra Giuseppe Giglio e la Elledue consisteva anche nell’invio di manodopera che la ditta provvedeva ad assumere formalmente». Stesso metodo usato da altri arrestati negli appalti post sisma, lucrando sulla manodopera. Il pm Marco Mescolini e i carabinieri vogliono capire se l’appalto per i fingers sia stato vinto in modo lecito. I sospetti vanno in direzione opposta. Contro la Elledue, peraltro, due anni fa si levò la voce di Massimo Bugani (M5S), che oggi canta vittoria.

«L a società Aeroporto Marconi – si legge in una nota – ha risolto a giugno 2013, per grave inadempimento, il contratto di appalto del valore di 1,8 milioni per la realizzazione di cinque pontili fissi che nel 2011 era stato aggiudicato con gara d’appalto pubblica al miglior offerente, cioè l’Ati composta da Elledue costruzioni e Di Madero e figlie». A oggi i lavori sono ancora fermi, perché anche la seconda classificata (estranea all’inchiesta) si è resa inadempiente. «L’Aeroporto di Bologna – chiude la nota – non commenta le voci di possibili infiltrazioni mafiose nell’appalto dei pontili. Nel caso in cui queste fossero confermate, la società è comunque parte lesa, del tutto estranea ai fatti».