La nostra agricoltura è green e salutare. Difendiamola meglio

Risponde il vicedirettore de 'il Resto del Carlino', Beppe Boni

Bologna, 26 giugno 2016 - La Coldiretti ha compilato un elenco di ortaggi coltivati in barba alle più elementari norme igieniche: broccoli cinesi, basilico indiano, fragole egiziane. Non bastavano i ‘regali’ europei come il parmesan o il ‘lambrusco’ spagnolo. L’Ungheria ha ottenuto la cessazione della denominazione ‘Tocai’ di un nostro vino che ricorda troppo il magiaro Tokaj. O hanno polso gli ungheresi o noi siamo sprovveduti. Maurizio Dall’Oca, Bologna

Risponde il vicedirettore de 'il Resto del Carlino', Beppe Boni

L’AGRICOLTURA italiana è considerata la più green d’Europa, cioè la più salutare, con 281 prodotti tipici a denominazione di origine (Dop o Igp) ed è al vertice della classifica mondiale della sicurezza alimentare con il minor numero di prodotti per residui chimici irregolari (0,4%). E’ una quota cinque volte inferiore alla media europea. E proprio l’Europa è l’entità che a volte provoca anomalie nelle dinamiche dell’ agroalimentare. Per esempio ha concesso ampie agevolazioni al Marocco per l’esportazione di arance, clementine, fragole e altri prodotti senza tenere conto che in quel Paese si utilizzano pesticidi proibiti in Europa. Inoltre i nostri prodotti, Parmigiano reggiano in testa, sono i più imitati al mondo. L’Italia deve voler più bene alla propria agricoltura: faccia la voce grossa contro le imitazioni e quando Bruxelles agisce con scelte discutibili.

beppe.boni@ilcarlino.it

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