"Vivo alle Canarie, lavoro a Bologna. Con le nuove tecnologie si può"

Il responsabile marketing della Mascagni: "Sgobbo più di prima"

Alessio De Luca

Alessio De Luca

Bologna, 31 ottobre 2014 - Le nuove frontiere del (tele)lavoro. Alessio De Luca, 42 anni, bolognese, è un pendolare speciale: vive alle Canarie e lavora a Bologna. 3160 km di distanza, 6 ore di viaggio in aereo (scalo a Madrid). E De Luca non è un imprenditore o un free- lance, ma un dipendente: capo marketing, ricerca, sviluppo e ufficio progetti alla Mascagni di Bologna (arredi per uffici) . 

De Luca, come fa?

«Vivo alle Canarie da maggio. Lavoro metà mese qui e metà mese torno fisicamente a Bologna».

La sua giornata tipo? «Qui a Gran Canaria mi sveglio la mattina presto. Alle 7 italiane, guardo il sole sorgere dall’oceano bevendomi un caffè italiano e comincio a lavorare al computer, ad esempio su cataloghi e listini, ma anche progetti e nuovi prodotti. Una volta a settimana facciamo riunioni via skype con tutta la mia equipe (dieci persone) e la mia direzione generale. Quotidianamente mi sento con i miei colleghi. Sgobbo come e più che in Italia».

Ma la presenza fisica a Bologna non è fondamentale? «Intanto in ufficio a Bologna torno per circa 15 giorni al mese».

Con tutti questi voli aerei sarà un salasso per il suo portafogli... «Grazie alla disponibilità dell’azienda ho convertito una parte del mio stipendio e dei rimborsi spesa che avevo per l’auto in viaggi aerei. Si fa, si può fare».

Anche perchè adesso avrà dei vantaggi fiscali... «No no, le tasse le pago tutte in Italia, il vantaggio è che qui il gasolio costa la metà e le spese di riscaldamento sono solo un ricordo».

Come ha convinto il suo datore di lavoro? «Gli ho parlato la scorsa primavera, erano le sette di sera».

E che gli ha detto? «Ho preso casa alle Canarie, vado a vivere lì. Sto realizzando un sogno. Ma sono con voi da una vita, mi piacerebbe continuare. Farò l’impossibile per lavorare bene anche da lontano. Ma se l’azienda non è pronta, amici come prima».

E lui? «Mi ha risposto: E’ bello avere sogni, ma la gente in genere non li realizza mai. Non capisco bene la situazione ma proviamo, ok»».

Bella prova di fiducia. Come va la prova? «Per me bene, benissimo».

Problemi? «Ho un solo cruccio: faccio fatica a spiegare a qualche collega che lavoro come tutti gli altri, magari di più. Anche se sono alle Canarie». 

Morale: col telelavoro si può davvero fare tutto... «E’ una questione di mentalità, un modo diverso di impostare le cose, un salto quantico. Noi in Italia lavoriamo in genere con troppa ansia, come che stessimo gestendo delle vite umane. Ci diamo troppo peso, soffriamo, rischiamo di non gustarci più le piccole cose quotidiane, che possono essere anche la bellezza della collina di San Luca, non necessariamente le dune e il mare di Gran Canaria».

 

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