’Tetto amico’: 13 alloggi gratis per trapiantati al Sant’Orsola

Inaugurati dopo i lavori post sisma, hanno sede nell’edificio che affaccia su viale Ercolani (FOTO)

Tetto amico (FotoSchicchi)

Tetto amico (FotoSchicchi)

ologna, 25 ottobre 2014 - Pronte 13 stanze per accogliere gratuitamente i pazienti e familiari dopo il trapianto. È la casa “Tetto amico”, inaugurata oggi al termine dei lavori di ristrutturazione e ampliamento seguiti al sisma del maggio 2012. Nata quattro anni fa e gestita dal volontariato, ha sede all’interno del Policlinico di Sant’Orsola, nell’edificio che affaccia su viale Ercolani, proprio a fianco del padiglione 25 dove ha sede la ‘cittadella dei trapianti’. “Questa struttura- ha spiegato il direttore generale Sergio Venturi- cresce grazie al sostegno dell’Azienda e alla vitalita’ delle associazioni di volontariato, che costituiscono una ricchezza imprescindibile per il Sant’Orsola”. Una alleanza, ha proseguito il prorettore vicario dell’Universita’ di Bologna Emilio Ferrari, “capace di sostenere servizi di qualita’, anche in una fase difficile come l’attuale”. E’ “grazie a esperienze come questa- ha detto la consigliera comunale del Pd, Rossella Lama- possiamo parlare non solo di costi della sanita’, ma anche di qualita’”.

L’inaugurazione e’ stata preceduta dall’intervento di due famiglie che hanno compiuto la scelta della donazione degli organi, senza la quale si fermerebbe tutta l’attivita’ dei trapianti. “Ci siamo guardati negli occhi e in due minuti abbiamo deciso- ha ricordato Lino Conficconi, ricordando la morte della figlia nel 2000- e’ difficile, ma importante riuscire a fare una scelta di vita proprio quando non c’e’ piu’ niente da fare”. E Laura Antinogene Lusuardi, ripensando alla morte del figlio in un incidente nel 2003: “Non si e’ mai preparati ma sappiamo di aver fatto la cosa giusta. Abbiamo scelto che Federico continui a vivere, almeno cosi’”.

La gestione di ‘Tetto Amico’ e’ stata affidata all’associazione di volontariato Atcom Onlus (Associazione trapiantati di Cuore) con la collaborazione delle associazioni di trapiantati presenti all’interno del Policlinico. “La struttura- ha spiegato Giacinto Forcione, presidente di Atcom- e’ nata quattro anni fa, mettendo a disposizione delle famiglie dei trapiantati una stanza dove poter riposare durante l’intervento. Nell’arco di due anni e’ cresciuta, grazie al contributo di tanti, fino a contare otto stanze”. Poi e’ arrivato il sisma del 2012. Grazie ai fondi messi a disposizione e’ stato possibile non solo ristrutturare l’esistente, ma ampliare la struttura che oggi conta 13 stanze, una cucina e una sala da pranzo e una lavanderia comune. Alla struttura possono accedere i pazienti con un familiare, quando subito dopo le dimissioni seguite al trapianto devono comunque rimanere nelle vicinanze della struttura sanitaria. L’alloggio e il pranzo sono gratuiti, mentre per la cena e’ a disposizione la cucina comune. Ogni stanza ha aria condizionata, telefono, televisione e rete internet.

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