Giovedì 18 Aprile 2024

Università, boom di matricole e pienone a Scienze Politiche

Più 5 % all’Ateneo di Bologna, in calo invece gli iscritti in Romagna

Gli studenti all’Alma Mater Studiorum (foto Schicchi)

Gli studenti all’Alma Mater Studiorum (foto Schicchi)

Bologna, 20 gennaio 2015 - Chiuse le immatricolazioni all’Alma Mater di Bologna si tirano le somme e, come più volte anticipato dal rettore Ivano Dionigi, si apre l’anno accademico con l’ennesimo boom di nuovi iscritti: 23.070 immatricolazioni, il 4,8% in più rispetto all’anno scorso (erano 22.000). Un nuovo record, che però mette in luce differenze territoriali non da poco. Perché mentre la sede di Bologna vede i nuovi studenti aumentare dell’8% (da 16.035 a 17.344 matricole), i Campus della Romagna registrano invece un calo generale. Si salva solo il Polo di Cesena, che passa da 1.370 a 1.407 nuovi iscritti (+2,7%).

Perdono invece le sedi di Forlì (da 1.977 a 1.833 matricole, -7,2%), Rimini (da 1.605 a 1.499 nuovi studenti, -6,6%) e Ravenna (da 1.015 a 987 immatricolazioni, -2,7%). Secondo l’Alma Mater, il calo è dovuto allo “spostamento generale verso le lauree magistrali a ciclo unico”. I dati sono rilevati al 13 gennaio scorso, quindi a immatricolazioni terminate. Nel dettaglio, spiega l’Ateneo in una nota, gli iscritti ai corsi di laurea triennale sono 13.357 (+1,1%), quelli delle lauree magistrali sono 6.869 (+7,4%) e quelli dei corsi a ciclo unico 2.844 (+18,4%), numero che comprende però anche gli oltre 200 studenti di Medicina e di Odontoiatria che hanno fatto ricorso al Tar e sono stati ammessi ed iscritti negli ultimi mesi (in deroga al numero chiuso). La Scuola Medicina e chirurgia, infatti, quest’anno fa registrare un aumento di matricole del 29,3% rispetto all’anno scorso.

Per quanto riguarda le Scuole dell’Alma Mater, è Scienze Politiche che quest’anno fa il boom di matricole (+21%), seguita dalla Scuola di Lingue (+16,2%), da Ingegneria e architettura (+13,3%), da Farmacia, biotecnologie e Scienze motorie (+9,6%) e dalla Scuola di Scienze (+4,2%) e Medicina e Chirurgia (+29,3%, numero che appunto include gli oltre 200 studenti di Medicina e di Odontoiatria che hanno fatto ricorso al Tar). Appaiono in calo invece la Scuola di Agraria e Medicina veterinaria (-15%), negli ultimi anni sempre in crescita, e quella di Psicologia e Scienze della formazione (-13,8%), perché hanno inserito da quest’anno il numero programmato, in modo da “rientrare nelle norme sull’accreditamento dei corsi”.

In particolare Psicologia, inoltre, subisce una “crescente sottostima delle immatricolazioni a causa dei numerosi trasferimenti da altri corsi”. Sono invece sostanzialmente stabili nelle immatricolazioni le scuole di Economia e statistica (-0,1%), di Lettere e Beni Culturali (+0,3%) e di Giurisprudenza (-1,2%).