Ambulanza imbottigliata nel traffico: i cantieri che mandano in tilt i viali

Concerto di clacson e stress alle stelle tra porta Mazzini e San Donato (FOTO)

(FotoSchicchi)

(FotoSchicchi)

Bologna, 23 ottobre 2014 - Viali di circonvallazione, ore 13,30. L’ambulanza che arriva da zona San Donato imbocca viale Filopanti con le sirene spianate e deve svoltare in via Massarenti per entrare al Sant’Orsola. Ma i lavori sono in corso (FOTO), gli studenti stanno uscendo da scuola, chi lavora scappa a casa per la pausa pranzo: tutti in auto. Risultato: per fare un tratto di 150 metri quell’ambulanza ci mette sette minuti. Sono 420 secondi preziosi per un’emergenza, passati imbottigliati nel traffico. E poco importa se si ricorre alle sirene e ai lampeggianti, dato che il restringimento della carreggiata in quel tratto impedisce alle automobili di farsi da parte. Su quel tratto sono in corso i lavori per il nuovo mezzo Crealis, sia su viale Filopanti (nella parte esterna) sia su viale Ercolani (nella parte interna). La fine di questi ultimi è prevista per il 31 ottobre.

Le ruspe, i new jersey e le transenne diventano rallentatori naturali nel punto più trafficato della città. La fine delle lezioni universitarie e scolastiche riversano sulla strada migliaia di studenti, alcuni in bici, altri in scooter, molti in auto. Ad aspettarli, assiepati ai lati della strada, i genitori e i nonni. Come l’83enne Romano Bartoli, fermo col muso dell’auto rivolto verso i lavori di viale Ercolani. «Ci passo tutti i giorni qui». Il nipote frequenta le Guido Reni ed esce alle 13,20 da scuola. «Mica posso farlo andare a casa a piedi – dice premuroso –. Ma questi lavori sono un problema vero. Soprattutto perché sono stati avviati in contemporanea ad altri tre cantieri in questa zona». Questione di programmazione dei lavori, secondo Bartoli. «Non si può chiudere sia via Mazzini sia via San Vitale contemporaneamente», se la prende col Comune.

Lo stress per l’imbottigliamento è altissimo. Qualcuno perde le staffe: un uomo in motorino prende a calci un new jersey per farsi strada a lato delle auto. Inizia il concerto di clacson quotidiano (andrà avanti fino alle 14 inoltrate). Mentre chi abita lì sui viali ormai ha perso le speranze. «E’ da giugno ormai che viviamo questa situazione – si sfoga Mario Beltrami mentre corre a casa di fretta –. Io abito qui sul viale. Ci siamo stufati al massimo di questi lavori». La striscia di tetti metallizzati che corre da porta Mazzini fino quasi a porta San Donato non è un’eccezione ormai. «E’ sempre così – conferma –, tutti i giorni. Noi non ne possiamo più». Ma i lavori sono da fare e si spera che questa settimana, almeno nel tratto di viale Ercolani, vengano conclusi. Dopodiché ci si sposta un po’ più in là, verso la Stazione. Vittorio Patierno l’affronta con filosofia: «Io ormai scendo dall’autobus e poi vado a piedi fino in via Santo Stefano, si fa prima così».

 

 

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro