Anabolizzanti, traffico illegale. Tre arresti

L'operazione Hard Trainer dei Nas dei carabinieri. Nei guai anche un falso medico LE FOTO

Gli anabolizzanti

Gli anabolizzanti

Bologna, 26 novembre 2015 - Nandrolone, testosterone, ormone della crescita: in totale ne sono state sequestrate circa 9.000 compresse e 700 fiale, tutti farmaci anabolizzanti e stupefacenti che dall'Ucraina e dalla Moldavia arrivavano a Bologna, da dove erano smerciati in palestre, centri di dimagrimento e negozi in mezza Italia. Il giro è stato scoperto dai carabinieri del Nas di Bologna con l'operazione 'Hard Trainer', che ha portato a tre ordinanze di custodia cautelare (due eseguite), oltre a una decina di denunce a piede libero. LE FOTO

Due di queste riguardano atleti professionisti, operanti su Bologna e Modena, indagati per avere fatto uso di sostanze dopanti. L'indagine ha coinvolto, oltre a Bologna, anche Ferrara, Roma, Modena, Rieti, Latina, Massa Carrara e Cagliari, con 25 perquisizioni eseguite da oltre 100 militari dell'Arma. Le misure cautelari, per traffico e cessione di farmaci anabolizzanti e stupefacenti, chieste dal Pm Massimiliano Rossi che ha coordinato l'indagine e firmate dal Gip Mirko Margiocco, hanno raggiunto un 39enne ucraino, Andrej Zakarchenko, residente a Bologna, e il 46enne Salvatore Bello, bolognese, titolare di un negozio di integratori in zona Borgo Panigale. Entrambi sono finiti agli arresti domiciliari (il primo a maggio, il secondo nei giorni scorsi). Una terza misura cautelare, ancora da eseguire, riguarda un personal trainer che, secondo l'accusa, si sarebbe finto un medico: oltre a procurare i prodotti illegali, avrebbe dispensato indicazioni sui dosaggi dei farmaci, preparato diete e piani alimentari. I destinatari della merce, ritenuta molto pericolosa per la salute degli utilizzatori, erano in gran parte giovani frequentatori di palestre e body builder. «Il 'falso medico' - ha spiegato Umberto Geri, comandante dei Nas di Bologna - faceva visite mediche, forniva diete e piani alimentari e prescriveva farmaci ai giovani assuntori, con modalità di assunzione potenzialmente molto pericolose perché spesso ci sono principi attivi in contrasto l'uno con l'altro».

 

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