Rottami spaziali: l’osservatorio di Loiano ’avvista’ un frammento dell’Apollo 10

’Snoopy’ cadrà venerdì mattina nell’Ooceano Indiano: potrebbe essere un rottame della missione lunare del 1969

Un satellite spaziale in una immagine d'archivio (foto Ansa)

Un satellite spaziale in una immagine d'archivio (foto Ansa)

Bologna, 12 novembre 2015 - Quel che non verrà bruciato nell’atmosfera si schianterà, domattina alla 7,19, nell’oceano Indiano, un centinaio di chilometri a sud dello Sri Lanka. E' un rottame spaziale che potrebbe essere un frammento di ‘Snoopy’, il modulo lunare della missione Apollo 10 lanciato nel 1969. Gli astronomi dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf) che lo hanno osservato con il telescopio di Loiano, vicino Bologna, ne sono convinti.

Il rottame «dovrebbe bruciare nell’atmosfera, ma potrebbero sopravvivere frammenti che potrebbero finire in acqua», ha detto Ettore Perozzi, responsabile delle operazioni presso il Centro coordinamento sui Neo (Near Earth Objects) dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa). «Un aereo con a bordo ricercatori della Nasa e dell’Esa - ha aggiunto Perozzi - seguirà l’impatto con l’atmosfera».

L’obiettivo è studiare la scia luminosa, che potrà dare indicazioni sui materiali di cui è composto il rottame, per risalire con precisione alla sua ‘identità’. Scoperto nel febbraio 2013, WT1190F è stato presto identificato come spazzatura spaziale, ma ancora non è chiaro di cosa si tratti.

 

 

Dall’orbita che si estendeva oltre la Luna, colore, forma a tamburo e la lunghezza di circa tre metri, i ricercatori dell’Inaf sono convinti che si tratti proprio di un protagonista della conquista lunare, un pezzo di cui si erano perse le tracce da molto tempo: il modulo lunare della missione Apollo 10 lanciata nel 1969 per provare la manovra di allunaggio. Gli esperti però non escludono che possa trattarsi di un rottame di altre missioni lunari, da quelle russe cinesi e indiane.

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