L'appello: «Rivogliamo Aquazzurra», boom sui social

Borgo Panigale, l’acquapark è chiuso dal 1999. I bolognesi su Facebook: «Che nostalgia» FOTO

Ciò che resta degli scivoli accanto alla piscina con le onde

Ciò che resta degli scivoli accanto alla piscina con le onde

Bologna, 31 luglio 2015 - Mentre la città è investita da correnti torride, i bolognesi rimasti a casa per l’estate ricordano con nostalgia il parco acquatico Aquazzurra (FOTO), in via della Fornace a Borgo Panigale, chiuso ormai da sedici anni. Su Facebook sono diversi i gruppi che invocano una riapertura dell’impianto (uno, ‘Rivogliamo L’Aquazzurra, parco acquatico di Bologna negli Anni ’90’, conta addirittura più di mille iscritti) e persino su ‘causes.com’ è attivo un gruppo dedicato al mai dimenticato luogo di divertimenti estivi.

Aquazzurra, con i suoi scivoloni e la sua famosissima piscina con le onde, è ora un gigantesco relitto di strutture in disfacimento: completamente abbandonato a rovina e degrado, nascosto alla vista dei passanti dal parcheggio P4 dell’aeroporto Marconi, l’impianto ospita ancora il bar con tanto di scheletri di vecchi frigoriferi, mentre negli spogliatoi senza più porte fanno mostra di sé le docce arrugginite, e quella che un tempo era la hall e l’ingresso del parco è ora una struttura in rovina e pericolante.

Eppure segni di vita ci sono: acqua e luce sono attivi, visto che un impianto di irrigazione innaffia un piccolo orticello in cui sono coltivati pomodori e alcune piantine e un vecchio altoparlante diffonde musica a tutto volume. Inoltre, questi e altri segni di vita dimostrano che, almeno saltuariamente, qualcuno soggiorna nel luogo. Forse è il custode, il cui numero di cellulare si può trovare appeso all’ingresso dell’ex parco, su un cartello accanto all’ingresso del parcheggio P4: piuttosto reticente, questi, che dice di chiamarsi Mario, giura di non ricordare l’azienda per cui lavora, anche se, assicura, «è di Milano e non ha alcuna intenzione di riaprire il parco». L’azienda privata proprietaria di Aquazzura, almeno ai tempi dell’apertura, era la società Summa Aquazzurra Srl, ancora registrata online come impianto sportivo operativo. Il numero di telefono riportato sui siti in cui viene citata, però, non è più attivo.

Il presidente del Quartiere Borgo Panigale, Nicola De Filippo, specifica: «Una parte della proprietà privata che possedeva o possiede Aquazzurra è stata ceduta all’aeroporto perché ne facesse un parcheggio. Ho intenzione di fare delle verifiche, dopo la fine dell’estate, per capire lo stato dell’area e scoprire se in futuro l’impianto possa essere interamente inglobato nel complesso della aeroporto». L’area, sottolinea il presidente, non è abbandonata, così come le attrezzature, poiché essendo posizionate accanto al trafficatissimo parcheggio del Marconi si trovano in un luogo ampiamente frequentato. «Chiederò all’amministrazione centrale informazioni a riguardo, e di fare valutazioni sul potenziale destino di Aquazzurra», promette infine De Nicola.

Per ora comunque non si vedono soluzioni in vista per il parco acquatico, che, attivo dagli Anni ’80 e chiuso nel 1999, forse per motivi economici dovuti anche al terreno ghiaioso in continuo assestamento della zona che causava ogni anno diversi danni alle strutture, resterà probabilmente chiuso ancora a lungo.

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