Furti e spaccate in Bolognina, Ascom pronta a pagare i vigilantes

Il direttore Tonelli: “Forze dell’ordine e Palazzo d’Accursio ci aiutino”

Vigilantes tra le vetrine del centro

Vigilantes tra le vetrine del centro

Bologna, 10 gennaio 2016 - «Gli episodi di criminalità che da oltre due mesi si verificano in città, soprattutto di notte e in particolare alla Bolognina, vanno affrontati con strumenti straordinari, rispetto a quelli fin qui utilizzati per controllare il territorio». È deciso Giancarlo Tonelli, direttore di Ascom, che da tempo chiede un intervento maggiore delle forze dell’ordine nel quartiere Navile per mettere un freno all’escalation di furti e spaccate.

Tonelli, a distanza di tempo, alla Bolognina non sembra essere cambiato nulla.

«Siamo di fronte a un’escalation criminale che va affrontata con azioni straordinarie. Noi ci aspettiamo che forze dell’ordine e Comune, quindi la polizia municipale, decidano di agire concretamente con strumenti maggiori rispetto al passato, magari coinvolgendo 07anche l’esercito e mettendo da parte le chiacchiere».

La risposta in questi mesi è stata che le forze dell’ordine non dispongono di abbastanza uomini.

«Così come chiediamo un intervento forte da parte delle istituzioni, sappiamo che in questo momento di emergenza c’è e ci sarà la necessità di un intervento complementare realizzato dai privati».

Come volete intervenire?

«Su indicazione del nostro presidente Enrico Postacchini, abbiamo deciso di prevedere entro fine gennaio un intervento dei vigilantes, totalmente a carico di Ascom (come già fatto a dicembre in centro e in periferia; ndr), con un investimento iniziale di 25mila euro, per pattugliare la Bolognina dalle 22 alle 6 di mattina».

Per quanto tempo andranno avanti i pattugliamenti?

«Questo lo valuteremo in seguito, ma non sarà sicuramente un periodo breve».

Insomma, il privato che affianca le istituzioni per sconfiggere la criminalità, sempre che dalle istituzioni arrivi una risposta...

«Questa dev’essere una battaglia di tutti, dove ognuno ci mette del proprio. Quindi il nostro dev’essere un servizio complementare, che integra quello che faranno in più le forze dell’ordine. Se poi per caso, ma sarebbe davvero grave, non dovessero arrivare interventi maggiori, noi metteremo in campo ugualmente i vigilantes».

Proprio in questi giorni i commercianti della Bolognina stavano pensando di autotassarsi per assumere dei vigilantes.

«Nel momento in cui da parte anche dei commercianti della Bolognina emergesse la volontà di dare un proprio contributo, si studieranno con loro le modalità per far proseguire o rendere stabile questo tipo di intervento, allungando i tempi di scadenza. Per ora, però, i costi sono tutti coperti da Ascom».

Qual è l’aspetto più preoccupante di questo stato d’insicurezza?

«Che le abitudini sociali rischiano di cambiare. Bologna è sempre stata molto viva di notte, quindi se le persone hanno paura e non escono più ne risentiranno non solo le attività commerciali, ma tutta la città».

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