Ateneo, a Univercity l'Alma Mater si presenta e per chi cerca lavora ecco il Career Day

L’Università si racconta per due giorni alle potenziali matricole e chi la laurea l’ha già presa può presentarsi alle aziende. La protesta di Hobo FOTO FOTO il taglio del nastro Ecco tutti i video

L'inaugurazione dell'Univercity Expo

L'inaugurazione dell'Univercity Expo

Bologna, 3 marzo 2015 - Dal palco dell’inaugurazione di Univercity (guarda il sito), l’evento attraverso il quale l’Università di Bologna e la città si presentano a nuove potenziali matricole, il rettore, Ivano Dionigi, guarda le centinaia di ragazzi che già in mattinata affollavano i padiglioni della Fiera (FOTO). “Noi diamo tutto per scontato, ma quello a cui stiamo assistendo è un piccolo miracolo in un momento come questo, in cui si gioca al ribasso e il Paese è depresso”, riflette, sottolineando il “saldo anagrafico” legato all’arrivo in città di tanti giovani. “Questi ragazzi non fanno solo il loro interesse, ma anche il nostro”, ricorda Dionigi, che passerà gran parte della giornata di oggi in fiera per incontrare e parlare i ragazzi che si aggirano tra gli stand di Alma Orienta per capire cosa ha da offrire loro l’Alma mater e decidere se gettare le basi del loro futuro all’ombra delle Due Torri. Giovani che si mescoleranno nella due giorni bolognese con i colleghi più ‘anziani’, i “fratelli maggiori”, quelli che l’Università l’hanno finita o la stanno per finire, e si oggi mettono in fila per consegnare i loro curricula alle aziende presenti al Career Day. “Spero di non essere blasfemo”, premette il rettore citando il Vangelo. “Venite e vedete: vengano i cittadini, vengano i politici. Venga il Paese a vedere quello che succede qui”, è l’invito del rettore. “Noi a modo nostro, con la nostra forza e la nostra intelligenza, decliniamo due diritti che sono in gran parte mancati nel nostro Paese - rivendica - il diritto allo studio, che è anche il diritto ad essere orientati e ad avere i professori migliori, che si mettono a disposizione. E, con il Career day, il diritto al lavoro. A modo nostro noi cerchiamo di fare supplenza, anche rispetto alla politica. Lo facciamo volentieri perché ne vale la pena”.

Tra oggi e domani sono attesi in Fiera (che organizza assieme all’Ateneo e al Comune University, Career Day e Alma Orienta) oltre 30.000 ragazzi. “Tra oggi e domani si può decidere del loro futuro”, pensate che responsabilità abbiamo. “Bologna è una cittàdella conoscenza che sa anche accogliere per l’enorme offerta culturale che mette a disposizione di questi ragazzi, dalle biblioteche agli eventi culturali e teatrali, alla musica. Una città di opportunità, dove molti sono arrivati proprio grazie all’università”, afferma il sindaco Virginio Merola. “Spero che i ragazzi che portano oggi qui loro curriculum possano avere delle possibilita’. Per quelli che stanno facendo gli istituti superiori di essere aiutati a scegliere la propria strada”, aggiunge. L’inaugurazione è stata occasione anche per premiare i vincitori del contest per videomaker ‘University Expo 2015, dedicato al tema della diversita’ come risorsa culturale, un richiamo diretto al Padiglione della biodiversirta’ che la Fiera di Bologna allestira’ per l’esposizione universale di Milano. “Quale scuola migliore di valori e differenze dell’Università di Bologna”, ricorda il presidente della Fiera, Duccio Campagnoli.

La protesta

Hanno esibito uno striscione con l'hashtag 'Io non lavoro gratis per l'Expo' alcuni attivisti del collettivo Hobo, che hanno inscenato una contestazione al Career Day, l'iniziativa di scambio domanda-offerta fra aziende e neolaureati organizzata in Fiera dall'Università di Bologna. La stessa frase era scritta anche sulle magliette indossate dai manifestanti, che hanno sostato alcuni minuti gridando slogan con un megafono. 'Vorrebbero veramente farci credere che lavorare, senza essere pagati, per grandi opere può servire alla nostra formazione personale?' chiedono gli attivisti di Hobo in un comunicato che spiega le ragioni della protesta. 'Dai tirocini gratuiti alle migliaia di «volontari» che sosterranno il mega evento della speculazione Expo o Fico a Bologna - prosegue la nota - la logica è sempre la stessa: rinuncia ad ogni aspettativa e sii grato di lasciarti sfruttare'. 

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