Il corteo di Atlantide: "Pronti a debordare in tutta la città"

La manifestazione degli attivisti dopo lo sgombero del cassero di Porta Santo Stefano. Con l'aspirapolvere inscenata la "disinfestazione" stile Ghostbuster del quartiere FOTO Il corteo - Lo sgombero - STORIA Tutte le tappe del caso

Atlantide in corteo (foto Schicchi)

Atlantide in corteo (foto Schicchi)

Bologna, 10 ottobre 2015 - "Atlantide è ovunque e oggi siamo pronti a debordare per tutta la città". Gli attivisti del movimento lgbtq ieri lo avevano annunciato e oggi, nonostante la pioggia battente, sono scesi in strada per protestare (video) contro lo sgombero di ieri del Cassero di Porta Santo Stefano. In 300 tra esponenti di Atlantide, Arcigay, il centro sociale Tpo e i collettivi Labas,  Cua, sono partiti in corteo proprio da porta Santo Stefano diretti verso il Cassero di Porta Saragozza. "Con il Comune avevamo intrapreso un dialogo che però è venuto meno dopo lo sgombero", spiegano i manifestanti. Il sindaco Merola allora è diventato il "sindaco Murala", come recita lo striscione esposto sul furgone che anticipa il corteo (foto). Arrivati di fronte la sede del quartiere Santo Stefano alcune manifestanti armate di aspirapolvere hanno inscenato, sulle note della canzone del film dei Ghostbusters, una "disinfestazione del quartiere. La Giorgetti voleva disinfestazione Atlantide. Noi disinfestiamo il quartiere".

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