Baby sitter, "Fare la mamma è diventato un lavoro con Diego e gli altri"

Boom di nascite, Elettra e l'esempio tedesco

Elettra, 30 anni

Elettra, 30 anni

Bologna, 5 febbraio 2015 - Elettra, 30 anni, un diploma alle magistrali e una laurea in scienze politiche, da un anno ha detto basta ai lavori precari e ha deciso di fare la mamma a tempo pieno. Così passa le sue giornate in casa, in via Zanardi, con quattro bambini festanti attorno. Uno solo però è figlio suo.

In Germania si chiamano ‘tagersmutter’, ovvero ‘mamma di giorno’. In Trentino hanno fatto breccia da qualche anno e poi, a cascata, si sono diffuse in tutta Italia. Il meccanismo è semplice. Stai a casa con il tuo bambino e, già che ci sei, ne accudisci altri a pagamento, perché se sei in grado di star dietro a tuo figlio puoi farlo anche con i bimbi di un vicino o un conoscente. «Avevo la necessità di stare assinsieme al mio bambino – spiega Elettra –. E soprattutto non ne potevo più di saltare da un contratto all’altro senza vedere un futuro stabile. Sapevo dell’esistenza delle tagersmutter: avevo seguito un corso in Trentino. Quando ho deciso di buttarmi in questa avventura mi sono iscritta all’associzione romana ‘Scarabocchiando a casa di...’, che si occupa della parte burocratica, della formazione e delle concessioni. Così eccomi qua».

Dalla sua, Elettra, ha la villetta con giardino dove vive con i suoi genitori. Anche sua mamma – la nonna del piccolo Diego –, che si occupa di teatro, lavora in casa. «Per la legge sono un Servizio di conciliazione. A noi sta avere una formazione pedagogica e allestire la casa per renderla il più possibile a misura di bambino». Allestire, ma non stravolgere, sia chiaro: «Il concetto cardine è proprio quello di tenere i bambini come fossero a casa loro». Non un asilo, certo: «Il nostro è un servizio di supporto e non alternativo a quello pubblico. C’è chi viene al mattino, chi al pomeriggio, chi tutto il giorno e chi per un paio d’ore. Stanno con me, che ormai lavoro per loro a tempo pieno. E stanno anche con mio figlio Diego, che così ha sempre qualcuno con cui giocare».

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