Welfare e badanti, bisogna abbassare i costi per le famiglie

La lettera. Risponde il vice direttore de 'il Resto del Carlino', Beppe Boni

Bologna, 7 febbraio 2016 - Di chi è la colpa se molte badanti lavorano in nero? Semplice: la legge per metterle in regola è esagerata. Costano troppo. Oltre allo stipendio salato, mangiano, usano tutti i servizi (luce, acqua…). La legge è da rifare. Noi che lavoriamo in fabbrica non siamo agevolati come loro. Dobbiamo pagare tutto e lo stipendio si riduce a ben poca cosa. Eldo Conti, Bologna

 

Risponde il vice direttore de 'il Resto del Carlino', Beppe Boni

Il settore delle collaboratrici familiari che si occupano di ammalati e anziani è una realtà in espansione di cui bisogna prendere atto. E’ utile e necessario a tante famiglie, con marito e moglie impegnati al lavoro, che altrimenti non saprebbero come fare. E’ vero che molto è stato fatto per far emergere il lavoro nero ma le persone che lavorano senza essere in regola sono tante. La sua sensazione è giusta: il costo contributivo di una badante risulta altissimo per molte famiglie che quindi cercano ingaggi in nero per risparmiare. Avere una badante, infatti, non è un lusso ma una esigenza per molte persone che non possono permettersi l’utilizzo di una costosa struttura di assistenza esterna. l lavoro delle badanti è da inquadrare meglio nel meccanismo del welfare per agevolare le famiglie.

beppe.boni@ilcarlino.net

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