Mercoledì 24 Aprile 2024

Basta veleni nei Tribunali. E subito le riforme

Bologna, 29 gennaio 2015 - Il palcoscenico istituzionale, l’inaugurazione dell’anno giudiziario, è servito ai pezzi grossi della magistratura per difendere, ancora una volta, i loro privilegi ‘minacciati’ dalle riforme del governo. Se i nostri togati riflettessero sull’umiliante consenso di cui godono - oltre il 70% degli italiani non li stima – sarebbero meno aspri nei loro giudizi. Ma forse è proprio questo che li fa deragliare. Tiziano Dalla Riva, Bologna

Risponde il vicedirettore de il Resto del Carlino Beppe Boni

Ci sono magistrati e magistrati. Nelle aule giudiziarie e nelle procure lavorano professionisti che mettono a repentaglio la vita e condizionano la loro stessa esistenza. Altri tirano avanti senza onore nè gloria. Di sicuro però esiste un problema di mentalità poichè gran parte della categoria si ritiene intoccabile. Non è stato un bello spettacolo vedere l’Anm insorgere per un possibile taglio delle ferie. E il premier Matteo Renzi ha fatto bene a rispondere: «L’Italia è la patria del diritto e non delle ferie». Beh, a dire il vero bisognerebbe indirizzare questa frase anche a certi parlamentari italiani, assenteisti a Roma e a Bruxelles. Ma questa è un’altra storia. Un consiglio ai magistrati di buonsenso: contribuiscano a mettere da parte le correnti e i veleni che spesso oscurano il lavoro degli onesti. La politica si dedichi alle riforme con rapidità. I cittadini chiedono un sistema giudiziario veloce, giusto e trasparente.

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