Benedizioni annullate, Pillati: "E' la scuola a non aver vinto"

L'assessore si esprime sulla sentenza del Tar dopo il ricorso di alcuni docenti

Scuola (Dire)

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Bologna, 12 febbraio 2016 - "In questa vicenda qualcuno ha vinto un ricorso ed esulta, ma credo non abbia certamente vinto la scuola, quella scuola pubblica e laica che deve educare al dialogo, al rispetto delle differenze e non ad escludere". E' netta la posizione dell'assessore alla Scuola Marilena Pillati sulla vicenda delle benedizioni pasquali nelle scuole.

Stamattina l'assessore è intervenuta sulla vicenda rispondendo a un question time del consigliere Lorenzo Tomassini (Uniti si Vince). Pillati ha ricordato che "le istituzioni scolastiche, pur facendo parte del sistema scolastico nazionale, hanno una propria autonomia amministrativa, didattica e organizzativa, che esercitano nel rispetto delle norme generali sull’istruzione emanate dallo Stato".

In questo ambito "è, pertanto, di competenza del consiglio d’istituto elaborare e adottare gli indirizzi generali, deliberare l’organizzazione e la programmazione delle attività scolastiche, ma anche di quelle extrascolastiche - ha detto Pillati -, nel rispetto della libertà di scelta educativa delle famiglie e, comunque, riconoscendo e valorizzando le diversità e le potenzialità di ciascun alunno".

Venendo alla questione della benedizione, "una circolare ministeriale del 13 febbraio 1992 attribuisce al Consiglio d’Istituto la possibilità di deliberare tra le attività extrascolastiche anche quelle che riguardano riti e cerimonie religiose, quali la messa di inizio anno scolastico e le benedizioni pasquali", ma evidenzia anche che "la partecipazione degli alunni e dei docenti a tali iniziative dovrà essere libera. Ed è esattamente quello che mi risulta abbia fatto il consiglio dell’Istituto comprensivo 20".

 

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