Il mistero di Ustica e le vittime senza Giustizia

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Bologna, 2 luglio 2015 - Secondo me il volo di Ustica subì la stessa sorte degli altri aerei esplosi a Lockerbie e in Nigeria per le bombe di Gheddafi, che l’Italia ignorò per non perdere qualche barile di petrolio. Poi, ammansito dalle bombe americane, Gheddafi divenne il difensore delle nostre coste fino a quando non fummo trascinati dall’Ue nella ‘Primavera araba’.  Luciano Mattei, Bologna

risponde Beppe Boni, vicedirettore de Il Resto del Carlino

La strage di Ustica, di cui è stato appena ricordato il 35esimo anniversario, rimane un mistero. La sentenza definitiva della Cassazione ha stabilito che il Dc9 Itavia non fu abbattuto da un missile ma esplose con ogni probabilità per una bomba a bordo. Mai rivendicata.

C’entrò Gheddafi? Nessuna prova. L’associazione familiari delle vittime rifiuta la versione - bomba e insiste sul missile lanciato da un aereo, forse francese, in uno scenario di guerra segreta per abbattere un Mig libico. Ma non c’è prova. Eppure molte cose non tornano: depistaggi, morti sospette di testimoni, reticenze. Ma la spiegazione del missile processualmente è stata esclusa. La strage resta un buco nero. Le 81 vittime e i loro familiari aspettano ancora Giustizia. Mentre la politica si azzuffa sulle due versioni.

beppe.boni@ilcarlino.net

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