Gli uomini forti non devono far paura

Risponde il vicedirettore de 'il Resto del Carlino', Beppe Boni

Bologna, 30 aprile 2016 - ‘E’ d'uopo affermare che noi, che siamo in una maniera o in un’altra, insegnanti o scolari, del corpo universitario, abbiamo il dovere di combattere l’idea che un uomo, un partito, un gruppo, un collegio, abbiano ricevuto da un oracolo, da se stesso, da una dottrina la missione di essere guida ai popoli’. Così Luigi Einaudi in ‘Prediche inutili’. Si può sottotitolare: Italia e Pd da Berlusconi a Renzusconi? Enrico Andreoni, Pesaro

Risponde il vicedirettore de 'il Resto del Carlino', Beppe Boni

Il sistema democratico in cui viviamo oggi è solido e difficilmente permeabile da derive autoritarie. Certo, qua e là emergono partiti di centrodestra molto marcati come quello che ha ottenuto il recente risultato elettorale in Austria, ma ciò fa parte di un’alternanza che non ci deve spaventare e comunque si tratta di movimenti che rispettano la democrazia. Il pensiero di Einaudi rimane un insegnamento. Silvio Berlusconi e Matteo Renzi possono essere definiti entrambi uomini forti con caratteristiche comuni, anche se militano su sponde opposte. Entrambi hanno saputo dare una svolta alle rispettive sponde politiche. Berlusconi ha unito i moderati e sdoganato la destra. Matteo Renzi ha tolto la ruggine all’ex Pci e ha fatto virare il partito verso il centro. I due, nelle rispettive posizioni, si possono condividere oppure no, ma restano uomini forti destinati a lasciare il segno in positivo.

beppe.boni@ilcarlino.net

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro